A fronte di 219.884 tamponi effettuati nel Paese nelle ultime 24 ore, sono stati individuati altri 34.505 nuovi contagi (non ‘malati’). Sul fronte delle vittime, ne sono state invece registrate altre 400.
Dati che in qualche modo disattendono le speranze riposte negli esiti del precedente Dpcm, e che poco fa hanno indotto il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giavanni Rezza a commentare che ”Non è un buon segnale”.
L’esperto ha dichiarato che “Non banalizzerò dicendo che ci sono 5000 casi più di ieri, non è un buon segnale. Il numero dei tamponi è aumentato, sono più o meno 220mila. Se ne fanno molti, ma è altrettanto vero che abbiamo un numero di positivi elevato, superiamo abbondantemente il 10% dei tamponi. Non è un indicatore buono”.
Ma sono solo, Rezza ha anche poi aggiunto che “non è assolutamente una buona notizia vedere i decessi che si avvicinano a 500. Abbiamo altri 99 ricoveri in terapia intensiva e altri 1140 in area medica. Nei giorni scorsi la situazione sembrava quasi essersi stabilizzata, tenendo conto della variabilità quotidiana. Il dato di oggi mostra una tendenza all’aumento, la Lombardia ha quasi 9000 nuovi positivi e altre regioni sono sopra 3000. Il virus corre, bisogna frenarlo”
Come commentato anche da Rezza, è ancora la Lombardia la regione maggiormente colpita dai contagi, con 8.822 nuovi casi. Quindi seguono altre tre le regioni con oltre tremila casi, e sono la Campania (3.888), il Veneto (3.264) ed il Piemonte (3.171). Tra quelle oltre duemila casi quotidiani si inserisce anche il Lazio (2.735), quindi la Toscana (2.273) e poi l’Emilia Romagna (2.180). Ne contano invece più di mille, la Sicilia (1.322), e la Liguria (1.208).
Dicevamo dei decessi, che sono stati per l’esattezza 445, portando così il totale delle vittime a 40.192 dall’inizio dell’emergenza.
Negli ospedali, a parte i 2.391 pazienti che occupano le terapie intensive, vi sono ricoverati con sintomi più o meno gravi, ben 23.256 persone, con 1.140 in più rispetto a ieri,
Nel frattempo, sempre da ieri altri 27.874 persone sono state fermate nelle loro case in isolamento domiciliare, andando così a compare un vero e proprio ‘esercito’ composto da ben 446.701 italiani.
L’unica nota positiva in tutto ciò, è stata dal continuo aumento (per la verità in proporzione, modesto), di quanti fra guariti e dimessi, da ieri altri 4.961.
Infine, complessivamente, nel Paese gli attualmente positivi (non ‘malati’), sono giunti a quota 472.348. Mentre, dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati la bellezza di 16.717.651 tamponi.
Max