La Gran Bretagna registra il record di contagi covid da luglio. La Germania si prepara al picco dei casi. In Russia, in un’altra giornata con oltre 1000 morti, torna il lockdown a Mosca. Il coronavirus rialza la testa in Europa, mentre Oms e Ema tengono d’occhio la variante Delta ‘plus’, l’ultima minaccia. La pandemia di Covid “si trascinerà per tutto il 2022”, prevede Bruce Aylward, esperto dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), delineando un quadro allarmante nel quale “i paesi più poveri non ricevono i vaccini di cui hanno bisogno”.
La Gran Bretagna, per mesi capofila nella campagna di vaccinazione, mette a referto altri 52.009 contagi, il numero più alto dal 17 luglio quando ne vennero confermati 54.674. Altre 115 persone che hanno perso la vita dopo aver contratto il Covid-19 nell’ultima giornata. Il numero dei casi è aumentato del 17,9 per cento nell’ultima settimana (durante la quale sono stati confermati 327.537 contagi), mentre quello dei decessi ha registrato un più 10,8 per cento negli ultimi sette giorni, 912 i morti in questo arco di tempo. L’allentamento delle misure, con l’addio alle mascherine e al distanziamento, continua a comportare un prezzo quotidiano.
Per il premier Boris Johnson, la linea non cambia: niente inversione a U. “Continuiamo con il piano tracciato a luglio. Controlliamo attentamente i numeri ogni giorno. I numeri delle infezioni sono alti, ma entro i parametri di quanto si prevedeva fossero a questo stadio, dati i passi intrapresi. Continuiamo ad aderire al piano”, le parole del primo ministro, convinto che la situazione, con l’inverno che si avvicina, sia comunque “incomparabilmente migliore” rispetto a 12 mesi fa.
In Germania, il sistema sanitario si prepara ad una nuova spallata della pandemia, con un picco di contagi in arrivo nei prossimi mesi. “Si prevede che nel corso dell’autunno e dell’inverno l’aumento del numero di casi accelererà”, il monito del Robert Koch Insitut, che prevede un aumento significativo dei focolai nelle strutture mediche nonché nelle case di riposo. I contatti ravvicinati non necessari dovrebbero essere limitati, secondo la raccomandazione dell’Istituto, e dovrebbero essere evitate il più possibile “situazioni, specialmente al chiuso, in cui possono verificarsi i cosiddetti eventi di super-diffusione”.
E’ allarme dichiarato in Bulgaria: nel paese meno vaccinato dell’Ue, l’ultimo bollettino riporta 4.522 contagi in 24 ore, secondo dato più alto dall’inizio della pandemia, superiore alla media di 3.669 casi giornalieri registrata a marzo. I morti sono 107. Ce n’è abbastanza per far scattare l’obbligo di esibire il green pass accedere a cinema, ristoranti, teatri, palestre, alberghi e shopping center. L’obbligo è in vigore per tutti i dipendenti di ospedali e case di riposo, oltre che per le lezioni universitarie in presenza.
Il momento di adottare nuove misure è già arrivato in Russia, dopo l’ultimo bollettino tristemente da primato con 36.339 nuovi contagi e 1.036 decessi. Mosca torna in lockdown dal prossimo giovedì 28 ottobre come ha annunciato il sindaco della capitale, Sergei Sobyanin. Solo i supermercati e le farmacie resteranno aperte al pubblico. Chiusura invece per bar e ristoranti, così come per tutti i negozi in cui si vendono beni non essenziali.
Si tratta delle restrizioni più severe introdotte per contenere i contagi dall’estate del 2020. In Russia sono stati anche individuati ”casi isolati” della mutazione AY.4.2 della variante Delta Plus, considerata il 10 per cento più contagiosa di quella originale.
L’Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando la nuova variante che presenta due mutazioni supplementari. Al momento, oltre che in Russia, sono già stati registrati casi nel Regno Unito, Stati Uniti, Danimarca, Germania e anche Italia. Riflettori accesi anche dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco. “Stiamo tutti guardando” alla situazione varianti di Sars-CoV-2 con l’inverno in arrivo, “per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando”, e “stiamo cominciando a vedere che ci sono alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo posto”, al momento “in pochi casi, sulla variante Delta.
Si è sentito parlare della” nuova mutazione “AY.4.2”, che è una delle ‘osservate speciali’ per esempio in Gb dove i casi in cui è stata sequenziata sono in aumento, “e dobbiamo monitorare molto da vicino”, ha detto Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema, rispondendo a una domanda sulla stagione invernale in arrivo durante il periodico press briefing organizzato dall’ente regolatorio Ue.
La nuova variante Delta AY.4.2 “è già arrivata in Italia. A Brescia addirittura ne abbiamo visti 2 casi in una survey condotta a fine agosto, e molto probabilmente siamo stati i primi a individuarla. Ma da allora siamo a oltre 80 sequenze depositate a livello nazionale”, ha spiegato all’Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili. “La maggior parte delle notifiche sono avvenute dalla metà di ottobre, ma questo – precisa l’esperto – dipende dal fatto che ora c’è la necessità di monitorarla. E cercando, naturalmente, si trova”.
Secondo il presidente dei virologi italiani, la variante AY.4.2 “non dovrebbe creare assolutamente alcun problema per quanto riguarda l’efficacia dei vaccini” anti-Covid oggi disponibili.