Un’eventuale campagna di comunicazione sui media per promuovere tra gli italiani l’importanza della vaccinazione anti-covid dei bambini tra i 5 e gli 11 anni in vista delle autorizzazioni delle agenzie del farmaco europea e italiana, Ema e Aifa, “deve garantire sui media la presenza bipartisan degli esperti del mondo scientifico sia a favore che contro il vaccino anti covid ai minori, affinché parlino di rischi e benefici. Ad esempio pochi giorni fa il Direttore dell’Oms, ha espresso forti perplessità sulla vaccinazione dei bambini”. La sollecitazione arriva dal Moige, Movimento italiano genitori che all’Adnkronos ribadisce la propria posizione: “Noi, da sempre siamo per la libertà di scelta e la gratuità dei vaccini. E la libertà di scelta va garantita anche attraverso una corretta informazione”.
Di cosa si ha paura? “Non sono chiari i rischi degli effetti avversi e collaterali. A tal fine abbiamo chiesto l’attivazione della farmacovigilanza attiva, ma abbiamo riscontrato che non c’è nessuna intenzione di farla. Inoltre il ministro Speranza, nonostante le nostre continue richieste, ha rifiutato il confronto con i genitori”, dice il direttore generale Antonio Affinita, rimarcando che lo scetticismo sulla vaccinazione dei propri figli nulla a che vedere con l’essere no vax: “Noi abbiamo cofondato la Como (Confederazione delle organizzazioni contro la meningite) e siamo stati i primi in Italia a chiedere la vaccinazione libera e gratuita contro le meningiti, quando le Asl rifiutavano di concederla gratuitamente ed i genitori dovevano sborsare oltre 200 euro. Definirci no vax, perché chiediamo libertà e consapevolezza per un atto sanitario per i nostri figli, è sia ridicolo, sia smentito dai fatti. Rispediamo la definizione al mittente”.