Scattano le prime sospensioni per gli operatori sanitari che ancora non si sono vaccinati contro il coronavirus. Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla struttura del commissario per l’emergenza Covid-19 sono 45.753 mila gli operatori sanitari “in attesa di prima dose o dose unica” di vaccino, il 2,3% del totale di 1,9 mln di operatori sanitari. Dopo due mesi dal decreto, che ha introdotto l’obbligo vaccinale anti-Covid per i professionisti della sanità, sono arrivate le prime sospensioni da parte delle Asl. In questo lasso di tempo gli Ordini professionali, gli ospedali e le Rsa hanno fornito e stanno ancora fornendo i nominativi di tutti i medici e gli infermieri delle diverse strutture sanitarie.
In Emilia Romagna sono oltre 14mila gli operatori sanitari che ancora non sono vaccinati, quasi l’8% del totale; segue la Sicilia con 9.214 (6,5%) e poi la Puglia con 9mila, (6,5%). Proprio quest’ultima però è una delle Regioni più attive nello ‘stanare’ i professionisti della sanità non ancora immunizzati. A fine maggio a Brindisi 5 dipendenti dell’Azienda sanitaria sono stati sospesi dal lavoro senza stipendio perché hanno rifiutato il vaccino anti-Covid. Ci sono poi i casi di chi, già sanzionato, ha provato a fare ricorso. Pochi giorni fa il giudice del lavoro ha dato ragione alla Rsa ‘Villa Belvedere’ di Crocetta del Montello (Treviso), dopo che cinque operatori no-vax sospesi dal lavoro avevano fatto ricorso contro il provvedimento della Rsa.