Dopo settimane di cifre funeste e notizie drammatiche forse, davvero ora si intravede la luce in fondo al tunnel. Come ha infatti esordito poco fa nel corso della consueta conferenza stampa dalla Protezione civile, Angelo Borrelli ha informato che “Oggi registriamo 1590 guariti, il dato più alto dall’inizio dell’emergenza coronavirus in un solo giorno”.
Come ha poi commentato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), e direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia e Terapia Cellulare e Genica dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Franco Locatelli, “Stiamo assistendo a dati che, con la sola eccezione dei pazienti deceduti per i quali abbiamo detto che abbiamo bisogno di un intervallo più lungo, vanno nella stessa direzione presa negli ultimi giorni. Continua il calo del numero dei soggetti positivi e quello di coloro che sono ricoverati in terapia intensiva non è più così marcato come a inizio settimana“,
Non a caso, ha aggiunto Locatelli, “Anche in Lombardia, nelle aree di Lodi e Bergamo, si è ridotto il numero di soccorsi richiesti per i casi gravi, arrivando alla metà rispetto ai dati dell’inizio di marzo”. Tuttavia, su – e se – quando arriverà il picco, l’esperto sceglie la prudenza: “Non è facile fare previsioni sul picco, ci sono varie ipotesi. Io preferisco valorizzare il rallentamento nella crescita degli infetti e della pressione sui pronto soccorso“.
Intanto l’Italia ha superato i 100mila casi totali, arrivando a 101.739 contagiati dall’inizio dell’emergenza. Borrelli ha informato che, comprese le variazioni della ultime 24 ore, “Salgono a 11591 i morti in Italia per coronaviurs, con altri 812 decessi nelle ultime 24 ore. Ci sono 1590 guariti in più rispetto a ieri, per un totale di 14620”. Come dicevamo, prosegue il Commissario straordinario, “crescono in maniera minore i casi attualmente positivi, che raggiungono un totale di 75528 (+1648, ieri i contagiati erano aumentati di 3815)”. Per quel che riguarda l’isolamento domiciliare, parlano di 43752 persone mentre, 27795 sono ricoverate con sintomi e, 3981 (+75), si trovano intubati in terapia intensiva”.
Max