Rispetto a ieri, nelle ultime 24 ore in Italia sono stati effettuati 327.169 tamponi ‘misti’ (cioè antigienici e molecolari calcolata insieme), dai quai sono emersi altri 10.585 nuovi contagi che, di poco, alzano l’indice di positività al 3,2%
Inoltre, spiega il bollettino quotidiano stilato dal ministero della Salute, nel Paese gli attualmente positivi – ma non necessariamente tutti ‘malati’ – sono 407.129, dunque 6.760 in meno rispetto a ieri.
Ricordiamo che, dall’inizio dell’emergenza ad oggi, nel nostro Paese sono stati esaminati ben 4.070.400 di casi totali.
Pur in calo, l’incidenza dei nuovi casi – anche per ragioni di vastità – continua ad assillare la Lombardia, che anche oggi risulta la regione maggiormente colpita, con 1.557 contagi. Seguono quindi la Campania (1.447), la Puglia (1.171), il Piemonte (947), ed il Lazio (838).
Purtroppo continua ad essere sempre troppo alto il numero quotidiano delle vittime da Covid, da ieri registrati infatti altri 267 decessi.
Sempre meglio invece nelle terapie intensive dove, secondo la media nazionale, i pazienti ricoverati sono 2.368, con 55 con meno da ieri.
Bene anche nei reparti ordinari ospedalieri ordinari, con i ricoverati con sintomi (17.520), che continuano a calare: -656 rispetto a ieri.
Continua a calare anche il numero di quanti costretti a stare in isolamento domiciliare (ora 387.241), grazie agli altri 6.049 tornati ad uscire da ieri.
Benone come sempre sotto il profilo dei guariti, abbondantemente sopra i 3 milioni dall’inizio dell’emergenza, come dimostrano gli altri 17.072 in più nelle ultime 24 ore.
Poco fa nell’ambito del consueto ‘briefing’ sulla situazione coronavirus regionale, l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, ha illustrato che “Oggi nel Lazio, su oltre 17 mila tamponi (+1.816) e quasi 19 mila antigenici – per un totale di oltre 36 mila test – si registrano 838 casi positivi (+35 da ieri), 39 decessi (+3), e +1.880 guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 4%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende al 2%. I casi a Roma città sono a quota 400”.
Infine ha rassicurato ancora l’assessore, “Cala l’incidenza e il numero dei focolai, diminuisce il tasso di occupazione ospedaliera, in una fase in cui l’incidenza è in diminuzione è opportuno rivedere il peso specifico del coefficiente RT“.
Max