Mentre nell’Aula di Montecitorio prosegue la discussione sulla legittimità o meno del 41Bis emesso ne confronti di Alfredo Cospito (domani alle 16, alla Camera avrà luogo l’informativa del ministro della Giustizia, Carlo Nordio), tra i vertici del Viminale c’è preoccupazione, dopo che, poco fa, è giunta la notizia che domani mattina nella Capitale torneranno in piazza gli anarchici.
Intorno alle 16 infatti è previsto un presidio degli anarchici davanti al ministero della Salute, sul lungotevere, per chiedere l’abolizione del regime detentivo di 41 bis per Cospito.
Ovviamente, dopo i precedenti, violenti, scontri avvenuti lo scorso sabato a Piazza Trilussa (Trastevere), c’è da prevedere da parte delle forze dell’ordine la massima attenzione.
Ma non solo, il giorno dopo (giovedì), alle 17 alla Sapienza avrà luogo un’assemblea pubblica e, infine sabato la ‘giornata clou’ che culminerà con il corteo degli anarchici da piazza Vittorio.
Riassumendo la vicenda, Alfredo Cospito sta scontando da oltre 10 anni nel carcere Bancali di Sassari, la condanna inflittagli per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, ai tempi Ad della Ansaldo Nucleare. Ma non solo, esponente della Federazione anarchica informale, Cospito nel 2006 è stato anche accusato di ‘strage’ nel cuneese, per aver piazzato due ordigni esplosi nei pressi della scuola allievi carabinieri di Fossano. Detenuto al 41Bis, il detenuto dallo scorso 30 ottobre si è abbandonato allo sciopero della fame e, a causa delle serie conseguenze seguite a questa protesta, Cospito è stato trasferito nell’istituto penitenziario di Opera.
Max