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Così ti ribalto la stagione: il derby cambia le prospettive di Lazio e Roma

Nessuna gara in Serie A è capace di ribaltare gli scenari come fa il derby. Per questo ora la Roma, seppur ancora terza in classifica, si interroga sugli errori commessi e mette tutti sul banco degli imputati. Invece la Lazio, partita e rilento e lontana dall’obiettivo dichiarato, progetta la rincorsa al quarto posto, spinta dall’entusiasmo dei tre gol ai rivali di sempre.

È la magia della stracittadina romana, che stravolge pronostici e indirizza intere stagioni. Così la squadra di Fonseca mette in discussioni tutti: a partire proprio dall’allenatore portoghese. La prestazione con la Lazio ha evidenziato, ancora una volta, tutti i limiti della Roma quando affronta una squadra di pari livello.

Quest’anno non ha mai vinto contro una big: Fonseca è passato così da essere l’allenatore capace di portare la squadra al terzo posto a quello che non riesce a vincere le partite importanti. E in scia tutti gli altri, big compresi: Dzeko, l’uomo più forte e rappresentativo dei giallorossi, stenta da settimane, paga una condizione non ottimale e così i gol non arrivano.

Lorenzo Pellegrini, centrocampista romano e romanista, è stato un altro dei più criticati, forse proprio per quelle origini che lo accomunano ai miti del passato, con cui deve fare i conti puntualmente.

Non aveva romani in campo la Lazio, che ha fatto però del senso d’appartenenza la sua arma migliore. E il risultato si è visto sul campo. Ora i biancocelesti studiano con ottimismo la seconda parte di stagione. Il quarto posto dista solo tre punti, le tre vittorie consecutive certificano l’ottimo momento e la prossima gara all’Olimpico contro il Sassuolo potrebbe garantire l’aggancio alla zona Champions. Misteri del derby di Roma, capace in un colpo solo di invertire i punti di vista.