CRONACA

Cosenza, sequestrati beni per oltre 300.000 euro a imprenditore

La Guardia di Finanza di Cosenza ha effettuato un sequestro preventivo di beni, tra cui un immobile e quote societarie, appartenenti a un imprenditore di San Marco Argentano, già noto per numerosi reati fiscali e contro il patrimonio. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catanzaro, è scaturito dalla riconosciuta “pericolosità sociale” dell’uomo, il cui patrimonio è risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Il valore dei beni sequestrati supera i 300.000 euro e comprende un appartamento a Belvedere Marittimo e quote di un’azienda attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari.

Il sequestro, eseguito dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, ha riguardato beni mobili e immobili riconducibili a un imprenditore già sotto osservazione per attività illecite. L’uomo, residente a San Marco Argentano, aveva accumulato un ingente patrimonio attraverso operazioni fraudolente e reati di natura fiscale. L’immobile sequestrato si trova a Belvedere Marittimo, una località sulla costa tirrenica, mentre le quote societarie bloccate appartengono a un’impresa del settore alimentare.

Aggiornamento ore 14

Il provvedimento giudiziario è stato emesso in virtù del concetto di “pericolosità sociale” dell’imprenditore, un elemento chiave che ha permesso alle autorità di procedere con il sequestro preventivo. Le numerose condanne definitive per reati fiscali e patrimoniali hanno tracciato un quadro inequivocabile. Le indagini hanno rivelato una significativa discrepanza tra il valore del patrimonio posseduto dall’uomo e i redditi da lui e dai suoi familiari ufficialmente dichiarati. Questo squilibrio ha sollevato sospetti sulla provenienza lecita di tali beni, motivando l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine.

Aggiornamento ore 15

L’azienda coinvolta opera nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, un settore che spesso può prestarsi a operazioni economiche poco trasparenti. Le quote societarie sequestrate fanno parte di un’attività ben avviata, il cui valore, insieme all’immobile, è stato stimato in oltre 300.000 euro. Questo ammontare è risultato sproporzionato rispetto alle dichiarazioni dei redditi presentate non solo dall’imprenditore, ma anche dai membri del suo nucleo familiare e dai soggetti giuridici a lui collegati.

Aggiornamento ore 16