Ciao Pier! Ho uno Zip SP prima serie e vorrei qualche consiglio su alcuni componenti che vorrei montare.
Tra i cilindri Polini Evolution, qual’è quello più potente? Su internet alcuni dicono il 2, altre dicono l’1. Mi puoi dire qual’è e le motivazioni, se possibile? Del cilindro più potente, quello che mi dirai tu, mi puoi dire a quanto bisogna barenare i carter? La marmitta Polini Big Evolution penalizza la resa ai bassi regimi?
Roberto
Bisogna fare una premessa essenziale di fronte ad una domanda come quella posta da Roberto.
Il cilindro Polini Evolution 1, con traversino sullo scarico e testa sdoppiata, è stato lanciato sul mercato 15 anni fa. Era un cilindro eccezionale per lepoca ma, a differenza di quello che accade oggi, richiedeva una serie di lavori a livello di diagramma e modifica della conformazione delle luci per potersi esprimere al massimo. Andando avanti con il tempo, i kit di trasformazione racing sono stati costantemente evoluti fino al punto di poter essere tirati fuori dalla scatola, montati ed essere già al 90% del loro massimo potenziale. Questa, a parere di chi scrive, è una grandissima vittoria per tutti i giovani apprendisti stregoni: una volta, se non eri un mago del flessibile, eri fuori dai giochi. Oggi, invece, i kit di scatola vanno già come saette!
Detto questo, è migliore il Polini Evo1, 2, 3 o il Big Evolution?
E meglio lo scarico con i booster o quello con il traversino?
Sono tutte domande lecite e razionali, ma la risposta più concreta è che dipende da chi ci mette le mani, da chi lo prepara e lo mette a punto. In molti sono convinti che tutto il rebus della preparazione di un motore sia mettersi a tavolino, fare una montagna di trucioli di alluminio e indovinare la strada giusta
invece la preparazione di un motore è una questione di equilibri, di messa a punto, della ricerca dellottimale in ogni piccolo elemento del propulsore.
Detto questo, è evidente che la scelta del gruppo termico è strettamente legata alle capacità e alle convinzioni tecniche di chi lo prepara. Senza ombra di dubbio, come ho già avuto modo di scrivere già diverse volte, il Big Evolution a livello di costruzione e ricerca in campo termico è a mio parere il migliore cilindro che la Polini Motori abbia mai realizzato per un motore Piaggio. Poi, è ovvio, come disse una persona che gode della mia massima stima, un kit può finire nelle mani di un tecnico capace tanto che in quelle di un incapace. Il tecnico capace lo farà rendere al meglio e ci vincerà le gare, lincapace non otterrà risultati e dirà che non è un prodotto valido.
Oggi Internet è una fonte inesauribile di informazioni, ma anche di disinformazione e, purtroppo, è molto difficile discernere tra ciò che è attendibile e ciò che non lo è.
Fatte queste dovute precisazioni, il suggerimento è quello di puntare su un kit di ultima generazione che, già come salta fuori dalla scatola, è in grado di competere in gara in modo decoroso. Il kit deve essere abbinato alla sua espansione, al suo albero motore e alla sua accensione. Poi, a livello di trasmissione, ci si può sbizzarrire a cercare la soluzione che possa fare la differenza. Prima di mettere le mani sul cilindro, non a livello di correzione del diagramma, sarebbe meglio sistemare a dovere la messa a punto di tutto il resto, trasmissione e carburazione in primis.
Per il discorso volume del carter, per ogni albero motore e per ogni kit il costruttore raccomanda un determinato volume e determinate dimensioni del carter. Poi molto dipende dal tipo di uso che si fa del motore e del tipo di pista che si affronta: carter grande, pista lunga; carter stretto, pista lenta