La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato “inammissibile” il ricorso presentato da Anders Behring Breivik, lautore della strage di Utoya, in Norvegia, con 77 morti. Condannato per il massacro compiuto nel 2011 Breivik si era rivolto a Strasburgo affermando che lo Stato norvegese stava violando i suoi diritti a causa delle condizioni di detenzione.
La Corte di Strasburgo afferma che “dallesame del ricorso non ha rilevato alcuna violazione e ha quindi dichiarato lo stesso manifestamente infondato e irricevibile”.
Una presa di posizione che era piuttosto nellaria, a dire il vero, e che tuttavia ha lasciato il tempo tecnico alla corte Europea per i diritti umani di sancire con lufficialità della inammissibilità di questo ricorso un certo particolare sentore di correttezza procedurale che in tanti, a livello politico, istituzionale e mediatico avevano inteso abbracciare.