Le opposizioni hanno deciso di non partecipare al voto del Parlamento in seduta comune sul giudice della Corte costituzionale. La scelta è stata formalizzata dalle assemblee dei gruppi parlamentari del Pd di Camera e Senato, riuniti a Montecitorio, dai gruppi parlamentari del M5S che non ritireranno la scheda, da +Europa e da Azione. Italia Viva aveva già annunciato la mancata partecipazione.
Intervistata da SkyTg24, Elly Schlein ha detto_ “Davanti a una forzatura della maggioranza noi non parteciperemo a questa forzatura, non parteciperemo al voto. Sulla composizione della Corte costituzionale è prevista una maggioranza rafforzata per favorire l’individuazione di profili alti e il dialogo tra maggioranza e opposizione, che c’è sempre stato – ha spiegato la segretaria del Pd – Abbiamo appreso dal giornale che la maggioranza andava dritta senza coinvolgerci. Non può esserci da parte di questo governo, della Meloni e della maggioranza un atteggiamento proprietario delle massime istituzioni repubblicane”. Schlein ha ribadito che è “assurdo” apprendere le decisioni dell maggioranza “dalla stampa, senza una telefonata”.
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Anche il segretario di +Europa Riccardo Magi si è espresso in merito:”Aver reso l’elezione di un giudice costituzionale una questione di governo, sia per il metodo che per la scelta del candidato, danneggia le istituzioni in uno dei passaggi più importanti e delicati della dinamica istituzionale. Ecco perché oggi +Europa non parteciperà al voto: Meloni si fermi e consenta l’apertura di un confronto vero tra i gruppi parlamentari”.
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Mentre in una nota, Azione sottolinea che “lo schema di rapporti tra maggioranza e opposizione così non regge, non c’è mai uno spazio di dialogo. Il fatto che anche su un nome di valore non ci sia alcun lavoro che porti alla condivisione di una proposta, dimostra che così non si può andare avanti”.
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