Altri venti profughi accolti attraverso il progetto dei Corridoi umanitari. Sono arrivati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, con un volo di linea proveniente da Tripoli, venti rifugiati in gran parte evacuati dai campi di detenzione della Libia. Sono persone vittime di gravi maltrattamenti nei campi di detenzione dove hanno vissuto a lungo, tanto che alcuni bambini sono nati nel paese nordafricano. Per i piccoli e le loro famiglie inizia una nuova vita all’insegna dell’integrazione.
Aggiornamento ore 12.40
I venti rifugiati provengono da Togo, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Camerun e Myanmar, e ora verranno ospitati in diverse regioni italiane e subito avviati verso l’integrazione, secondo il modello consolidato dei corridoi umanitari.
Per i minori sarà la scuola il fattore determinante per integrarsi nella società italiana; per gli adulti invece sarà fondamentale l’apprendimento della lingua italiana e l’inserimento nel mondo lavorativo.
Due famiglie saranno accolte dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma e in Calabria, a Riace, per un totale di 9 persone. Un’altra famiglia di 7 persone sarà ospitata dall’Arci mentre altre 4 saranno a carico del Sai, il sistema nazionale di accoglienza.
Aggiornamento ore 13.10
“Il loro arrivo – ricorda la comunità di Sant’Egidio – in Italia è reso possibile dal protocollo firmato lo scorso dicembre da Ministero dell’Interno, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Unhcr – Agenzia Onu per i Rifugiati, Arci, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche e Inmp, che permetterà a 1500 rifugiati che necessitano di protezione internazionale, di essere evacuati dalla Libia all’Italia nell’arco di tre anni”.
Aggiornamento ore 17.40