Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha sospeso i finanziamenti all’Organizzazione mondiale della sanità, accusata di aver fallito nella gestione del coronavirus.
In particolare l’Oms (WHO la sigla inglese) è stata criticata per aver tardato a dare l’allarme per la pandemia e per aver rimproverato il presidente quando bloccò i voli dalla Cina.
Un comportamento troppo filo-cinese, nonostante i 400 milioni di dollari circa che gli Stati Uniti annualmente versano all’agenzia dell’Onu, mal digerito da Trump.
Molti media americani, anche i più critici contro il tycoon, hanno accusato l’operato dell’Oms, soprattutto nella scelta del suo direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, di essersi recato in Cina a omaggiare Xi Jinping, nonostante la censura sui dati iniziali dell’epidemia.
Contro la scelta di Trump si è scagliata Nancy Pelosi, speaker della Camera e rivale storica del presidente. In una lettera inviata ai democratici ha scritto che “Trump vuole scaricare su altri la colpa dei suoi fallimenti“. Critiche anche da parte del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che invoca all’unità e alla solidarietà e dal filantropo Bill Gates, che ha replicato con un tweet: “Tagliare i fondi all’Oms durante una crisi sanitaria è pericoloso. Il suo lavoro sta rallentando la diffusione del Covid-19 e se viene interrotto nessun’altra organizzazione può sostituirla. Il mondo ha bisogni dell’Oms ora più che mai”.
Mario Bonito