L’emergenza coronavirus è planetaria e tutti i governi del mondo, di fronte alla pandemia da Covid 19 stanno prendendo delle misure precauzionali. Anche in Sud America sta succedendo, anche se, stando ad alcuni esperti, un pò a rilento e con iniziative non sempre tempistiche.
In particolare, però, stanno agendo i governi di Argentina e Brasile. I due giganti paesi dell’America del Sud hanno preso ferme iniziative per fronteggiare il coronavirus. Ecco quali.
E’ stata promulgata in Argentina la quarantena nazionale. Il presidente Alberto Fernandez ha dichiarato a Buenos Aires la realizzazione in Argentina di un ‘isolamento sociale preventivo obbligatorio’.
In poche parole, una quarantena, a livello nazionale, per provare a frenare l’espandersi nel Paese del coronavirus. La chiusura, al momento, dovrebbe concludersi il 31 marzo alle 24. Il rispetto della quarantena, ha detto il capo dello Stato, sarà monitorato dalla polizia nazionale e locale e dalle forze armate. La misura si va ad integrare alle altre già prese, quale la sospensione delle lezioni fino al 31 marzo, e il vincolo, per tutti quelli che entrano in Argentina dall’estero di mettersi in quarantena per 14 giorni.
In Brasile, invece Bolsonaro indica lo stop all’ingresso per europei e asiatici. Il provvedimento durerà 30 giorni, a partire da lunedì. Il Brasile, che ieri aveva già chiuso le frontiere terrestri, ha scelto di impedire dunque l’ingresso nel Paese ai cittadini dell’Europa e di gran parte dell’Asia.
Il provvedimento come detto scatta da lunedì, per una durata di 30 giorni e avrà a che vedere con tutte le persone non di nazionalità brasiliana che giungono dall’Unione Europea, Gran Bretagna, Islanda, Norvegia e Svizzera, così come Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia e Malesia.
Sono esclusi dal divieto le persone che hanno un lavoro qualificato in Brasile o che viaggiano per raggiungere la famiglia. Nei giorni scorsi Bolsonaro aveva già indetto la chiusura delle scuole. E mentre si parla di sospensione eventuale di tutte le attività non necessarie, aveva fatto scalpore il famoso gesto dell’ombrello con cui il numero uno del governo verdeoro aveva scacciato l’ipotesi, confortata dalla negatività del tampone, di un suo contagio da Covid 19.