Il coronavirus è tornato a diffondersi molto velocemente negli Stati Uniti. Per il secondo giorno di fila nel Paese si sono registrati più di mille decessi legati al Covid-19; precisamente 1195. In tutto le vittime sono 143.190. Nelle ultime 24 i nuovi casi sono stati 71.695, su un totale di quasi quattro milioni di contagi (3.970.906).
Il presidente Donald Trump, che ieri ha rivalutato l’importanza dell’uso della mascherina, ha detto che le manifestazioni contro il razzismo di questi mesi sono una delle cause della seconda ondata di contagi. “Ci sono probabilmente diverse ragioni per il picco di infezioni – ha riferito in conferenza stampa alla Casa Bianca – i casi sono iniziati ad aumentare tra i giovani americani poco dopo le manifestazioni, come voi sapete, cosa che presumibilmente ha innescato un più ampio rilassamento delle misure di contenimento in tutto il Paese”.
Trump si è anche soffermato sul tema scuola. “Mi piacerebbe vedere le scuole aperte, aperte al 100% – ha detto il presidente – i bambini non trasmettono il virus molto facilmente, non lo prendono facilmente e non lo portano a casa facilmente”.
Nel frattempo a Washington, capitale del Paese, l’uso della mascherina diventa obbligatorio: dovrà essere indossata sempre quando si esce di casa. Lo ha deciso la sindaca della città, Muriel Browser.
Il direttore del programma emergenze dell’Organizzazione mondiale della sanità, Mike Ryan, ha detto che i ricercatori stanno facendo progressi per trovare un vaccino contro il coronavirus, ma “realisticamente dovremo aspettare i primi mesi del 2021 per vedere le persone vaccinarsi”.
“Dobbiamo poter guardare le nostre comunità negli occhi e assicurarle che abbiamo preso tutte le precauzioni possibili affinché il vaccino sia sicuro ed efficace prima di poterlo distribuire”, ha spiegato Ryan. “Anche se questo significa rallentare” il processo di sviluppo del vaccino. “Mentre certamente in Europa occidentale la malattia è sotto controllo abbiamo ancora trend preoccupanti nell’Europa meridionale e nei Balcani, quindi non siamo ancora fuori pericolo nell’ambiente europeo. Serve una vigilanza costante”, ha dichiarato. “Le Americhe – ha proseguito – sono ancora il principale punto caldo ma la malattia inizia ad accelerare in Africa”.
Mario Bonito