A leggerlo sembra paradossale ma è la realtà: chi continuando a lavorare e chi ‘in rovina’, abbiamo dovuto sopportare ‘mesi’ di isolamento casalingo, assistendo inerti alla totale deriva dell’economia, senza contare il dolore per le migliaia di morti che abbiamo contato – e continuiamo a farlo – ogni giorno.
Quindi, con grande merito abbiamo riacquisito ‘la libertà’, l’aria, la gioia di un caffè al bar. Ora però apprendiamo con sbigottimento, che torniamo a serio rischio per via dei contagi di ‘ritorno’, cioè a causa di persone – italiani da altre regioni o cittadini stranieri – che giungono nelle nostre città con ‘la loro bella positività’, pronta ad insinuarsi nella nostra quotidianità. Ma stiamo scherzando?
Eppure è così. Proprio oggi l’attento Alessio D’Amato (nella foto), assessore alla Sanità e Integrazione sanitaria (e responsabile dell’Unità di crisi Covid della Regione Lazio), ha riferito: “Oggi 12 nuovi casi a Roma collegati a rientri dal Bangladesh, che raggiungono così un totale di 39 casi negli ultimi giorni”.
Motivo per il quale (ma solo ora?), l’assessore ha informato che ”Stiamo predisponendo l’ordinanza per garantire che vengano eseguiti i test e i tamponi a tutti i viaggiatori del volo speciale in arrivo oggi da Dacca (Bangladesh), autorizzato dall’Enac”.
Quindi dopo aver spiegato che “Le operazioni si rendono necessarie ai fini di sanità pubblica” (anche perché col ‘politicamente corretto’ guai ad inciampare), l’assessore ha aggiunto che “Abbiamo trovato la piena disponibilità da parte di Aeroporti di Roma (Adr). Il rientro è previsto intorno alle ore 17.45. Sono in corso i sopralluoghi tecnici. Dopo lo sbarco e dopo le usuali misure di prevenzione (misurazione della temperatura) verranno svolti, da personale del servizio sanitario regionale e dalle Usca-R, i test sierologici e i tamponi. In attesa degli esiti dovranno esser posti in isolamento. I passeggeri previsti sul volo sono circa 250”.
Andiamo bene…
Max