Per quanto tempo il Coronavirus resta attivo sulle superfici? E soprattutto ci può contagiare? Alcuni studiosi americani hanno provato a dare una risposta tramite un nuovo documento che ha ricevuto anche i commenti del noto medico Roberto Burioni.
Da giorni circolano dati che riguardano la presunta contaminazione delle superfici che diventerebbero strumenti da contagio per il Coronavirus. A provare a fare chiarezza spunta uno studio americano.
Il quale ha provato a analizzare quanto il Covid 19 resista su alcune superfici con la possibilità realistica di infettare.
Gli esperti americani hanno fatto dei test su elementi come carta, cartone, acciaio e plastica e hanno evidenziato che la capacità di infettare del virus mutava con il poroseguire delle ore. ‘Tutto è condotto a temperatura ambiente intorno ai 20 gradi, condizioni che potremmo paragonarsi alle nostre case’, chiarisce l’esperto Burioni, in prima linea da tempo contro il Covid 19.
Sul suo sito ‘Medical Facts’ si legge come gli elementi meno ottimali per far diffondere il virus sono rame e la carta, con due ore per il primo e 5 ore per secondo, quanto a tenuta.
Sarebbe più lunga la sopravvivenza sull’acciaio e sulla plastica: più o meno 6 ore, e 7 nel secondo caso. Per un completo annientamento dell’infettività sono poi, sembra, necessarie, 48 ore per l’acciaio e 72 ore per la plastica.
Il Dottor Burioni ammette che però questi dati sono tutti da confermare, e che la miglior strada è seguire la prassi delle attuali regole generali. “Isolamento sociale, igiene delle mani e delle superfici, e evitiamo di toccarci il viso.”