Ancora allarme Coronavirus, in Italia, con il primo positivo nelle Marche. Il crescere dei numeri, dei contagi, dei decessi e del panico sta acuendo una crisi che nel nostro Paese si dilata di ora in ora.
In attesa di ulteriori conferme, pare che se il secondo controllo necessario per ratificare il dato dovesse andare nella stessa direzione, ci sarebbe dunque un nuovo caso, in questo caso appunto nella Regione delle Marche.
Coronavirus, primo positivo nelle Marche: il governo va allo scontro con la Regione
“E’ stato diffuso da pochi minuti il risultato positivo di un campione analizzato nel pomeriggio di oggi, 25 febbraio“: questo è quanto comunicato dalla Regione Marche. Che poi entra nello specifico della questione.
aggiornamento ore 1,12
“Il campione, proveniente dalla provincia di Pesaro, sarà inviato nelle prime ore di domani mattina al Centro diagnostico di riferimento nazionale dell’Istituto superiore di sanità. Solo al seguito di questo secondo controllo si potrà effettivamente confermare il caso di Nuovo Coronavirus”.
Al momento, viene comunicato che il “paziente è stato isolato presso il proprio domicilio e si trova in buone condizioni di salute“.
Nello stesso momento, sempre in ambito Coronavirus, il governo va allo scontro con la Regione impugnando l’atto delle Marche.
aggiornamento ore 4,01
Il governo ha deciso di scontrarsi con l’ordinanza della Regione Marche che disponeva la chiusura delle scuole fino al 4 marzo in conseguenza dell’emergenza Coronavirus. “Con la sua decisione unilaterale di firmare un’ordinanza per la chiusura di tutte le scuole e Università della Regione Marche, il Governatore Luca Ceriscioli si sfila dall’accordo che era stato raggiunto solo poche ore prima nel corso dell’incontro tra governo e Regioni tenutosi alla Protezione Civile e viene meno all’impegno preso con tutti gli altri Governatori che invece si stanno attenendo alle disposizioni concordate”.
Questo è quanto affermato dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, dell’Istruzione Lucia Azzolina e dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, in una nota congiunta.
Aggiornamento ore 7,39