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Coronavirus, primo caso a New York, contagi confermati anche in Indonesia

Sempre più internazionale, anzi, globale, l’emergenza del Coronavirus, con il primo caso a New York ormai confermato. Inoltre, si è al secondo decesso negli Stati Uniti legato alla malattia. La situazione, dunque, è sempre più globalizzata e l’emergenza non smette di preoccupare chiunque, in ogni angolo del mondo, sotto tutti i punti di vista: da quello meramente clinico e sanitario a quello economico, passando per l’aspetto sociale, psicologico e anche politico della questione.

Coronavirus, primo caso a New York, contagi confermati anche in Indonesia: il punto della situazione

E’ quindi stato confermato come negli Stati Uniti si sia verificato il secondo decesso legato al coronavirus, sempre nello stato di Washington. Lo comunicano le fonti della Sanità americana, chiarendo come si sia registrato anche il primo caso di contagio a New York.

A perdere la vita è stato un uomo di 70 anni in “condizioni di salute scarse”, stando a quanto ufficializzato dall’ufficio di sanità pubblica nella contea di King, la più grande in quanto a densità dello stato e sede di Seattle, città di oltre 700.000 abitanti.

Intanto a New York ecco il primo caso di positività. “La paziente, una donna di circa 30 anni, ha contratto il virus mentre viaggiava in Iran ed è attualmente isolata nella sua casa”, ha detto il governatore Andrew Cuomo, aggiungendo che la paziente “non è in gravi condizioni ed è in una situazione controllata da quando è arrivata a New York”.

Nelle stesse ore il coronavirus diventa di attualità anche in Indonesia con i primi casi confermati. Una madre e una figlia di 64 e 31 anni rispettivamente, si trovano a Giacarta e sarebbero ‘in buone condizioni’.

L’Indonesia ha dunque confermato di avere avuto i suoi primi casi di coronavirus. Una donna di 64 anni e sua figlia di 31 sono positive ai test: lo ha detto il ministro della Salute indonesiano Terawan Agus Putranto.

Entrambe sono in buone condizioni e non hanno gravi difficoltà respiratorie”, ha dichiarato Terawan. Le due potrebbero essere entrate in contatto con un cittadino giapponese risultato positivo.
Il mese scorso l’Indonesia aveva criticato una analisi americana che dubitava del fatto che l’arcipelago del sudest asiatico, con oltre 260 milioni di abitanti e evidenti legami con la Cina, non avesse registrato ancora alcun caso di coronavirus.

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato di essere in ansia per quegli stati con sistemi sanitari più deboli, che potrebbero non avere le strutture per identificare i casi.