La seconda puntata del serale di Amici 19 si avvicina, venerdì 6 marzo 2020 andrà in onda su Canale 5 la nuova serata dedicata ad Amici di Maria De Filippi. Come anticipato dai rumor delle ultime ore, la puntata di questa settimana di Amici 2020 sarà caratterizzata dallo studio vuoto, senza la presenza del pubblico.
Nonostante ciò in rete diversi utenti si stanno domandando se sia davvero il caso di mandare in onda Amici 19 questa settimana e da qualche ora è stata aperta su Change.org una petizione dal titolo “Amici di Maria De Filippi vìola le norme di sicurezza sanitaria“. Mentre la Rai ha deciso di rimandare “La Corrida” per via del Coronavirus, Mediaset non sembra intenzionata a posticipare la puntata di “Amici” cosa che secondo i creatori della petizione sarebbe necessario “non solo per rispettare le norme sanitarie ma soprattutto per rispettare il popolo italiano che sta combattendo ogni giorno per vincere questa battaglia”.
Amici 19: petizione contro il programma di Maria De Filippi
Come si legge nella pagina della petizione online: “Ospiti, addetti ai lavori e corpo di ballo del programma di Canale 5 “Amici di Maria De Filippi” stanno violando le norme igienico sanitarie promosse dal governo. Nello specifico i balletti hanno contatti fisici che sono la massima espressione di questa violazione (abbracci, baci, contatti ravvicinati, prese etc etc). Queste stesse persone, durante la settimana, sono in giro per le città contribuendo ad un potenziale contagio del virus COVID-19″.
Vedremo dunque come evolverà la situazione nel programma di Canale 5, nel frattempo i ragazzi di Amici sono stati informati sugli sviluppi del Coronavirus in Italia dal medico Samantha Stabile che ha tranquillizzato gli allievi del talent show Mediaset: “Bisogna prevenire senza allarmismo. Si diffonde in maniera molto veloce, ma diventa aggressivo quando ci sono delle patologie già esistente e se viene contratto dagli anziani. Per tutti gli altri, ha lo stesso decorso di un’influenza. Stanno studiando un vaccino per limitare la diffusione del Coronavirus. Non diffondiamo il terrore e non ghettizziamo: questi due fenomeni sono peggio del virus”.