La mortalità causata dal nuovo coronavirus di Wuhan è scesa al di sotto del 2% giovedì, secondo il bilancio giornaliero di dati offerto dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). È la prima volta che ciò accade da quando, il 23 gennaio, il numero di persone colpite e decedute ha iniziato un’importante escalation che non si è ancora fermata.
Il picco è stato raggiunto il 25 gennaio, con il 3,11% (1.320 interessati e 41 deceduti), dopo di che questo tasso ha iniziato un calo regolare ma sostenuto che l’ha portato a attestarsi all’1,99%. L’OMS ha stimato giovedì sera le persone colpite in 28.276 pazienti e 564 morti (cifre che le autorità cinesi hanno aggiornato questo venerdì rispettivamente a 31.211 e 637).
Gli esperti attribuiscono questo declino a due fattori principali. Il primo è che all’inizio di una nuova epidemia, i casi gravi sono i primi ad attirare l’attenzione, mentre quelli lievi passano inosservati. Ciò significa che la mortalità registrata in quei primi giorni è maggiore. Il secondo, prevedibilmente con un impatto minore, è dovuto al fatto che poiché sono disponibili ulteriori informazioni sul virus e sulla malattia, anche se non esiste un trattamento specifico, è possibile migliorare l’assistenza ai pazienti e le misure di supporto vitale, che migliora la sopravvivenza.