In Francia cinquanta dipartimenti, oltre la metà del territorio nazionale, sono stati dichiarati “zona rossa” per il rischio coronavirus. La zona rossa indica i territori dove il virus circola attivamente” e la sua istituzione si basa – spiega in una nota il ministero della Salute – su diversi fattori: “Il tasso di incidenza, la pressione ospedaliera, il numero di esami effettuati, il tasso di positività del test e l’evoluzione del numero di cluster”. Tale classificazione permette inoltre ai prefetti, tra le altre cose, di poter rispondere tempestivamente con misure supplementari per bloccare la diffusione del virus.
Nonostante l’aumento dei contagi e la classificazione della zona rossa nella maggioranza del territorio francese, il ministro dell’Educazione ha annunciato che le classi delle scuole materne ed elementari verranno sospese solo con almeno tre casi di bambini, provenienti da famiglie diverse, risultati positivi al coronavirus. Misure, che non riguardano invece medie e licei, per cui il governo francese è stato accusato di essere “contraddittorio” nella gestione dell’emergenza.
Critiche respinte da Jean-Michel Blanquer, ministro della Salute francese, spiegando che “i bambini si contagiano molto poco a vicenda e sono scarsamente a rischio di contrarre forme gravi del Sars-Cov-2”.
Secondo le ultime disposizioni, gli insegnanti di materne ed elementari che hanno indossato la mascherina e sono stati in prossimità di un alunno positivo e non protetto da mascherina non dovranno isolarsi.
Attualmente in Francia sono chiusi, causa Covid, 89 istituti su un totale di 61.500, circa duemila classi. “Un numero – sottolinea Blanquer – destinato a scendere con il nuovo protocollo”.
Mario Bonito