Per arginare le probabilità di contagio da coronavirus, urge prendere le distanze dagli altri. Non ci riferiamo ad un atteggiamento o ad un vezzo, ma alla vera e propria distanza fisica calcolata, per ridurre al minimo la possibilità di essere ‘centrati’ dalle malefiche goccioline prodotte da starnuti, tosse, ecc. Ma quanto? “Diciamo almeno un metro e mezzo, 1,80 per essere sicuri in tutti i sensi”, spiega docente di malattie infettive e primario dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, parlando del coronavirus ai microfoni di ‘Centocittà’, su Rai Radio 1.
Come ha spiegato l’esperto milanese, “Abbiamo questo ospite indesiderato in casa e dobbiamo fare tutto quello che è necessario per contenerlo e per impedire nuove infezioni e questo implica sacrifici: è inutile girarci attorno”.
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Poi l’infettivologo del ‘Sacco’ ha voluto rivolgere un appello agli over 65: “Anche io sono un over 65. Ritengo che siamo anziani ed esperti e dobbiamo avere la capacità di gestire una problematica come questa con esperienza e prudenza senza diventare allarmisti. Non c’è bisogno di fare provviste in casa come se fosse scoppiata la guerra, se però riusciamo ad evitare situazioni affollate, tanto di guadagnato. Rassegniamoci a stare un pochino in più in casa”. Purtroppo fa capire Galli, da questo maledetto coronavirus non “ci si può liberare tanto presto. Ma ce la faremo e la stragrande maggioranza delle persone colpite vincerà il virus – promette – e supererà la malattia senza particolare difficoltà”.
Max