Come ha riferito Angelo Borrelli, commissario straordinario all’emergenza, nell’ultima conferenza stampa, premettendo che ci sono “verifiche in corso”, ha illustrato che ‘al momento’ nel nostro Paese sono 152 i contagiati, e tre le vittime. Nello specifico, oltre ai casi della Lombardia, gli altri sono “21 in Veneto, 6 in Piemonte, 9 in Emilia-Romagna e due nel Lazio – ha aggiunto Borrelli – Sono poi 55 i ricoverati con sintomi, in terapia intensiva sono 25, in isolamento domiciliare 19 e in verifica 27“.
Al momento non siamo assolutamente in emergenza
Numeri importanti, non emergenziali ma comunque rilevanti, se pensiamo che il solo 38enne di Codogno, nei suoi spostamenti ha coinvolto qualcosa come ben 250 persone! Il problema, come più volte spiegato, è rappresentato dai ‘portatori’, persone che non sviluppando i sintomi del contagio, non destano sospetti ma sono però in grado di trasmetterla, spesso loro malgrado. Detto questo, ad impensierirci sono i toni ‘pre-catastrofe’ con i quali Bruxelles si è rivolta la nostro paese.
“Insieme possiamo arginare la diffusione del Covid19”
Nello specifico, Stella Kyriakides, commissario Ue per la Salute ha twittato: “Stiamo seguendo con molta attenzione la situazione in Italia e lodiamo le autorità italiane per la loro azione rapida ed efficiente. La commissione Ue è pronta offrire supporto: solo insieme possiamo contenere la diffusione del Covid19”.
Per carità, un bellissimo gesto di amicizia e solidarietà fra partner europei. Ma, ci domandiamo, di tutti i paesi Ue ‘solo’ il nostro mette così in ansia Bruxelles?
Max