Aumentano i contagi di coronavirus nel Lazio, dove solo nella giornata di ieri si sono registrati 357 nuovi casi di cui 145 nella Capitale anche a fronte di un aumento importante del numero dei tamponi effettuati: 12.000. Numero dei casi che crea preoccupazione e disagio tra i cittadini, costretti a dover fare lunghe code ai drive in, dove il tempo passato in macchina per effettuare il tampone oscilla tra le 4 e le 12 ore nonostante il lavoro senza sosta del personale medico. Ma l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, rassicura che la Regione è pronta a raddoppiare i drive in e a snellire le lunghe code, con un progetto che probabilmente partirà a metà a ottobre, dando la possibilità ai cittadini di fare tamponi rapidi direttamente negli studi medici di famiglia. Nella Regione Lazio, dove come in tutta Italia vige l’obbligo di mascherina anche all’aperto, la maggior parte dei circa 8500 positivi è attualmente asintomantica o in isolamento domiciliare, mentre sono 808 i ricoveri da Covid-19 di cui 48 in terapia intensiva. Sono 590 i posti letto totali disponibili in tutta la Regione.
A preoccupare però maggiormente i cittadini è la situazione nelle scuole dove, dall’inizio dell’anno scolastico, sono state riscontrate circa 350 positività, il 10% dei tamponi svolti negli istituti. Sempre l’assessore D’Amato ha però sottolineato che spesso sono contagi che avvengono in contesti extrascolastici e che la scuola non è motore della pandemia.
Mentre ad Aprilia, provincia di Latina, la Asl ha bloccato temporaneamente le accettazioni al Pronto Soccorso della clinica della città per effettuare un controllo epidemiologico e per sanificare gli ambienti dopo il riscontro di alcuni casi di positività tra il personale medico.
Mario