“Nel Lazio, a questa mattina, sono stati eseguiti 19.414 test sierologici. Di questi la presenza di Igg è stata di 422, pari al 2,17 per cento. Ed era quello che attendevamo, un’incidenza intorno al 3 per cento. Su 422 sono risultati positivi anche al tampone 9 soggetti asintomatici. Questo sistema ci consentirà di scovare gli asintomatici uno per uno e andremo avanti velocemente nei prossimi giorni, completando tutti i test”. Lo ha comunicato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. Oggi in video conferenza con il presidente della Regione Nicola Zingaretti ed il direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito.
D’Amato: 9 positivi al tampone? Link di natura familiare e un farmacista a Roma.
In merito ai 9 asintomatici positivi al tampone D’Amato ha detto: “sono generalmente dei link di natura familiare ad eccezione di un farmacista a Roma”.
Ippolito: test sierologico non dà patente di immunità
“Il test sierologico non dà patente di immunità. Significa aver avuto un contatto con il virus e permettene il tracciamento. Nei test sierologici riportati dall’assessore D’Amato – ha aggiunto Ippolito – sono risultati 9 tamponi positivi. Il sistema ha permesso quindi l’identificazione di persone che sono positive. Voi direte che è una cifra piccola, sì ma riportata su oltre 5 milioni di abitanti del Lazio contribuisce al sistema di tracciamento delle infezioni”.
Zingaretti: nuovi cluster negli appartamenti e con gli amici
“Dai dati emerge che i nuovi cluster pericolosi sono gli ambiti di relazione negli appartamenti e con gli amici” ha aggiunto Zingaretti che ha sottolineato l’importanza dell’uso delle mascherine. “Indossate le mascherine – ha detto il governatore – soprattutto in questi primi giorni dopo il lockdown è fondamentale. Devono diventare come un foulard, un braccialetto un piercing perché, fino a che non c’è il vaccino, dobbiamo portare le mascherine”.
Al via dal 25 maggio attività ambulatoriali e screening oncologigi
“Riprenderanno dal 25 maggio le attività ambulatoriali e degli screening oncologigi che avevano subito uno stop per motivi precauzionali” ha detto ancora D’Amato.