Ormai ci troviamo di fronte ad una sorta di ‘proporzione inversa’: più gli esperti ed il governo invitano tutti a mantenere un atteggiamento serio ed equilibrato, e più in Italia continuano ad aumentare i nuovi contagi. Premesso che a monte c’è la responsabilità diretta di chi gestisce luoghi e spazi (sindaci, prefetti, governatori, ecc.), c’è però da prendere atto che evidentemente agli italiani della prevenzione non gliene frega assolutamente nulla. Così, comunica oggi la Protezione civile, amplificando il report quotidiano del ministero della Sanità, nelle ultime 24 ore sono addirittura 574 i nuovi contagi, un numero quasi da record, dopo settimane di presunto calo. Complessivamente siamo così a ben 252.235 persone, che nel Paese hanno purtroppo aver avuto a che fare con il virus.
La maggior parte dei casi come al solito è al Nord
Anche oggi, le regioni maggior interessate dai contagi sono sempre le stesse, quello che forse andavano ‘chiuse a loro tempo’, e non ‘graziate’ dalla fine di un lockdown che ha finito per fare più danni che altro: ecco il Veneto (127), quindi la ‘solita’ Lombardia (+97), l’Emilia Romagna (+57) mentre, ‘grazie’ all’incoscienza dei giovani, e ad i contagi da rientro, la Sicilia oggi segna 36 nuovi contagi, 21 rappresentati dai migranti.
Da segnalare che, almeno ‘lei’, da diversi giorni la Valle d’Aosta è l’unica regione a zero contagi.
Da ieri ‘soltanto’ 3 vittime, e 403 guariti in più
In tutto questo, almeno una cosa buona, da ieri sono state registrate ‘soltanto’ 3 vittime (una delle quali in Lombardia), per 35.234 totali dall’inizio dell’emergenza.
Stabile la situazione nelle terapie intensive dove, dopo essere quasi sceso sono le 40 unità, ora il numero dei pazienti ricoverati è tornato a 50.
Bene fortunatamente la situazione dei guariti e dimessi che, grazie ai 403 in più registrati da ieri, ora il totale è salito a 203.326.
Infine, sempre da ieri, nel Paese sono stati eseguiti 46.723 tamponi.
Ecco nel dettaglio la situazione nelle regioni italiane
Max