È emerso un ceppo mutante di coronavirus che potrebbe essere persino più contagioso dell’originale, hanno rivelato gli scienziati. Un nuovo studio condotto dal Los Alamos National Laboratory ha identificato un nuovo ceppo del virus, soprannominato Spike D614G.
I ricercatori ritengono che la varietà sia apparsa per la prima volta in Europa a febbraio, prima di migrare verso la costa orientale degli Stati Uniti e diventare la varietà dominante in tutto il mondo.
Nel loro studio i ricercatori, guidati da Bette Korber, hanno scritto: “La mutazione Spike D614G è di urgente preoccupazione; ha iniziato a diffondersi in Europa all’inizio di febbraio e quando viene introdotto in nuove regioni diventa rapidamente la forma dominante.”
In modo preoccupante, i ricercatori ritengono che il nuovo ceppo non solo si diffonda più velocemente, ma potrebbe anche lasciare le persone vulnerabili a una seconda infezione.
Nello studio, il team ha analizzato oltre 6.000 sequenze di coronavirus da tutto il mondo. L’analisi ha identificato 14 mutazioni, ma ha scoperto che Spike D614G era passato a diventare il ceppo più dominante al mondo.
Sulla sua pagina Facebook, Korber ha spiegato: “La storia è preoccupante, poiché vediamo una forma mutata del virus emergere molto rapidamente e nel corso del mese di marzo sta diventando la forma dominante di pandemia. Quando i virus con questa mutazione entrano in una popolazione, iniziano rapidamente a prendere il controllo dell’epidemia locale, quindi sono più trasmissibili.”
Approfondendo i risultati, i ricercatori hanno scoperto che l’Italia è stata uno dei primi paesi a vedere il nuovo ceppo del virus, nell’ultima settimana di febbraio. E mentre New York è stata colpita dalla varietà originale intorno al 15 marzo, la varietà mutante è subentrata nel giro di pochi giorni. I risultati potrebbero avere effetti sullo sviluppo di vaccini, che potrebbero diventare inefficaci se il vaccino continua a mutare.