“I casi settimanali hanno ora superato quelli segnalati quando la pandemia ha raggiunto per la prima volta il picco in Europa a marzo. La scorsa settimana, il conteggio settimanale ha superato i 300mila contagi. E più della metà dei Paesi europei ha segnalato un aumento dei casi superiore al 10% nelle ultime 2 settimane. In 7 di questi Paesi i casi riportati di recente sono più che raddoppiati nello stesso periodo”.
A rimarcare l’allarme, ieri, è stato Hans Kluge, direttore dell’Oms Europa, uscendo da un’apposita riunione sula situazione Covid-19, tenutasi in quell’Oms.
Se è vero che da noi, in Italia, c’è evidente preoccupazione per il numero dei conteggi quotidiani, mostrando di avere la situazione bene in mano, tuttavia gli esperti non considerano tale incidenza ‘pericolosa’, da indurre ad un secondo lockdown. Ma non è così dappertutto e, come vedremo, in Europa e non diversi paesi si accingono invece ad un cautelativo ‘stop’ per arginare questa temibile recrudescenza di contagi
Nuovi contagi: Israele in lockdown, la Spagna non lo esclude
Se Israele già da questo pomeriggio ha introdotto il lockdown, in Europa è la Spagna il paese che si appresta a seguire al più presto tale soluzione. A preoccupare, e molto, è soprattutto l’area di Madrid, dove i contagi da coronavirus (un terzo di tutti casi attivi nella penisola iberica), hanno infatti raggiunto numeri inquietanti.
Come ha riferito in merito Antonio Zapatero, ”Stiamo prendendo delle misure, ma non basta. Non funzionerà nulla se non agiamo in modo responsabile. C’è stato un rilassamento nei comportamenti che noi non possiamo affrontare’’. A mandare su tutte le furie il responsabile della città madrilena, il comportamento avventato dei suoi abitanti: presi da feste, assembramenti, e ‘brindisi’ notturni.
C’è da sottolineare che in Spagna (con 30mila vittime sinora) sono qualcosa come ben 603.167 i contagi confermarti, una cifra record a livello europeo.
Nuovi contagi: la Gran Bretagna ricorre a ‘soluzioni forti’
Non è da meno la Gran Bretagna, dove il lockdown è stato considerato come ‘ultima linea di difesa’, dinanzi al moltiplicarsi di nuovi contagi. Qui, dove per ora è stato stabilito che non possono radunarsi persone in maggior numero di 6, il governo ha riferito che in appena 24 ore sono stati registrati quasi 3400 nuovi casi di coronavirus e, cosa assai più preoccupante, 21 morti.
Tra le soluzioni adottate con urgenza, dopo quella del ‘massimo 6’, spicca quella che interessa il nord-est del paese (coinvolgendo le aree di aree di Newcastle, Northumberland, North Tyneside, South Tyneside, Gateshead, County Durham e Sunderlan) dove, per circa 2 milioni di persone sono proibiti contatti con ‘altri’ nuclei familiari e, inoltre, debbono attenersi ad una sorta di ‘coprifuoco’, che scatta tutte le sere dalle 22. Qui l’uso del trasporto pubblico è consentito soltanto per ‘motivi essenziali’, come per recarsi al lavoro o a scuola. Non è concesso nessuno svago o uscite, domenica e festivi tutti in casa.
Insomma, fra un divieto ed un obbligo, ben 10 milioni di cittadini (il 15% dell’intera popolazione), dovranno attenersi a queste rigidissime raccomandazioni. Parliamo di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord.
Nuovi contagi: in Germania ben 2.194 positivi in 24 ore
C’è paura anche in Germania, dove l’Istituto Robert Koch ha sottolineato, rispetto ai 1.901 del giorno prima, i 2.194 nuovi contagi censiti 24 ore dopo. Qui il numero complessivo di quanti ‘toccati’ dal coronavirus, ad oggi è di 265.857 unità. Numeri che portano il paese indietro, addirittura al 24 aprile. Le vittime sono giunte a 9.371, e non si esclude anche qui una soluzione ‘drastica’ per arginare questa ‘seconda ondata’.
Nuovi contagi: in Francia salgono le terapie intensive
La Francia, illustrando i numeri raccolti dall’istituto di Sanità, ha annunciato ieri di aver superato i 10mila nuovi contagi e 50 morti.
Nello specifico, se la scorsa settimana i positivi confermati erano stati 10.593, al termine di questa sono cresciuti ancora arrivando a 10.561.
Sempre in quest’ultima settimana, i ricoveri negli ospedali a causa del coronavirus sono stati 3223 e, fatto davvero inquietante, di questi ben 535 sono finiti nelle terapie intensive, in condizioni giudicate gravissime…
Max