Fa impressione vedere i soldati schierati nelle principali città spagnole, per far sì che nessuno venga meno alle direttive di contenimento ordinate dal governo. Preoccupa e non poco nella penisola iberica, la feroce recrudescenza dei contagi da Covid-19. Al momento, sono 7.753 le persone risultate positive, e 288 i decessi. In terapia intensiva sono finite 382 persone mentre, quanti dimessi dagli ospedali sono 517.
Coronavirus questo sconosciuto: tutti alle urne in Francia per il primo turno delle elezioni amministrative, ma in molti hanno declinato con lo slogan ‘iononvoto’. Per quanto il premier Edouard Philippe abbia tentato di rassicurare gli elettori, intanto il governo Haq ordinato dalla mezzanotte la chiusura di negozi, bar e ristoranti. Checchè se ne dica infatti in Francia stanno arrivando serie restrizioni, soprattutto sugli spostamenti in terno, aereo e pullman. A Parigi la Metro opererà all’80%, mentre i distributori di benzina rimaranno aperti.
Dalle 8 di domani mattina, lunedì, scatta la chiusura dei confini con Francia, Austria e Svizzera. Precedentemente il governo tedesco aveva già chiuso il confine con la Polonia, così come richiesto anche era da Varsavia. Tuttavia, assicurano le autorità tedesche, resta garantita la libera circolazione delle merci. Allo stesso modo, i pendolari potranno continuare ad attraversare i confini.
Scatta la ‘restrizione’. Il governo federale austriaco ha deciso che da lunedì, e per una settimana, resteranno tutti a casa (da martedì stop ai ristoranti). Via libera solo per ragioni di lavoro non rinviabili, acquisto di cibo, e aiuto ad altre persone. La polizia vigilerà con severità affinché siano rispettate tutte le misure. Vietati gli assembramenti superiori alle cinque persone. Ad oggi nel paese sono 800 casi accertati. Il Tirolo è la regione maggiormente colpita, con 245 positivi e due vittime.
Spiegando che si tratta di “una richiesta molto grande”, ma decisa “per la loro auto protezione”, Matt Hancock (ministro della Salute), ha annunciato che “nelle prossime settimane” gli over 70 anni dovranno mettersi in auto-isolamento per 4 mesi.
“Siamo in guerra contro un nemico invisibile – ha dichiarato Netanyahu – Sconfiggerlo dipende dai passi che ognuno di voi farà. Dobbiamo fare di tutto per non infettare e per non farci infettare”. Così il premier Benjamin Netanyahu, annunciando che dovranno restare chiuse tutte le attività non essenziali, bar, ristoranti e cinema in primis. Per i lavoratori scatta invece lo smart working. Nell’ambito della lotta al Covid-19, il premier ha aggiunto che saranno impiegati anche “gli strumenti a disposizione dell’antiterrorismo”, come il monitoraggio per via digitale ed elettronica dei pazienti positivi, così da poter verificare dove sono stati, e chi avrà potenzialmente aver a rischio.
“La Cina ha consolidato sempre più la tendenza positiva della situazione epidemica”, ha tenuto ad informare Mi Feng (portavoce del Cns), sottolineando che dalle stime attuali, “la maggior parte delle località del paese corre un basso rischio di diffusione del virus”. Fortunatamente, ha annunciato la commissione nazionale della Salute (Cns), nel paese i contagi continuano a calare. In particolare a Wuhan, epicentro dell’epidemia, è già stato dimesso il 72,9% dei pazienti, Nell’intera provincia di Hubei la percentuale di guarigione è del 92,7% mentre, in tutto il paese, è del 97,3%.
Oggi il quotidiano tedesco ‘Die Welt’ ha riportato di una accesa e ‘segreta’ diatriba in atto tra Germania ed Usa intorno al vaccino per il Covid-19. A quanto sembra infatti, il presidente Trump starebbe lavorando per assicurarsi l’esclusiva (e “solo per gli Stati Uniti”), di un apposito vaccino, al quale starebbe lavorando con successo l’azienda tedesca CureVac. Mentre l’America avrebbe offerto “un’elevata somma di dollari, l’esclusività del vaccino”, diversamente, il governo tedesco avrebbe formulato una sua offerta, assicurando che il vaccino sarebbe poi utilizzato “in Germania e in Europa”.
Qui ormai è abbastanza chiaro che l’epidemia ha assunto dimensioni ‘bibliche’, anche se il governo tende a d’ammorbidire’ la situazione. Ufficialmente sono stati dichiarati 113 morti in un giorno, portando così a 724 i decessi registrati fono ad oggi. Inoltre, le autorità sanitarie di Teheran hanno denunciato 1.209 infezioni in un giorno, per complessivi 14mila casi. Tuttavia, come è noto, anche attraverso satelliti, sembrerebbe che il paese abbia dovuto ricorrere e delle fosse comune. Un indizio che racconterebbe ben altri numeri..
Con 76 casi censiti oggi, finalmente sono incoraggianti i dati provenienti dalla Corea del Sud dove, per la prima volta, è iniziato a calare il numero dei contagi, scendendo sotto i 100 quotidiani dei giorni scorsi. Il numero delle vittime è salito a 75 ma, di contro, si registrano un numero maggiore di guarigioni. Attualmente la maggior parte dei casi è ad appannaggio della città sud-orientale di Daegu.
Persiste l’isolamento di 14 giorni per quanti arrivano nel paese, così come stabilito dal primo ministro Scott Morrison. Una misura presa già 24 ore dalla ‘vicina’ Nuova Zelanda. Tra le varie misure adottate dal governo. Il divieto a tutte le navi da crociera di approdare per i primi 30 giorni. La cosa ‘curiosa’ è che le scuole non sono state chiuse, ma tra le persone è richiesta una distanza d sicurezza di un metro e mezzo.
Max