Nel Regno Unito, da aprile, le richieste di indennità di disoccupazione sono passate da 856.000 a 2.1 milioni: un incremento del 69% in un solo mese. Mai così tanti disoccupati dal 1996. A riportarlo è l’Ufficio nazionale di statistica di Londra.
Come ha spiegato Jonathan Athow, direttore generale dell’Ons, i dati si riferiscono solo alle prime settimane di lockdown. E poteva andare anche molto peggio, dicono gli esperti, se non fosse stato per gli sforzi fatti dal governo.
A marzo il tasso di disoccupazione era al 3.9%, ma in molti prevedono che arrivi al 10%. Ovvero circa 3.3 milioni di disoccupati, ha spiegato Kallum Pickering, economista della Berenberg Bank. Nell’ottobre del 2011, nel bel mezzo della crisi finanziaria, furono 2.7 milioni le persone che persero il lavoro.
La previsione di un tasso di disoccupazione al 10% è molto al di sotto di quello dagli Stati Uniti, dove è stato raggiunto il 14.7%. Una percentuale senza precedenti dal secondo dopoguerra. Sono dati che raccontano l’impatto devastante della pandemia da Covid-19 sulle più solide economie mondiali.
Mario Bonito