Probabilmente ci stiamo stiamo ancora raffrontando con numeri derivanti da diversi giorni fa o, Dio non volesse, in alcune precise aree geografiche le cose starebbero lentamente declinando al ‘peggio’.
Fatto sta che il quadro illustrato poco fa dalla Protezione civile, diversamente dai precedenti, oggi ci ha fatto risalire a tuti il ‘magone’ rispetto all’incidenza del coronavirus nel Paese.
Si è vero, non bisogna essere pessimisti, perché: i pazienti ricoverati negli ospedali italiani sono scesi sotto i 10mila (attualmente sono infatti 9.991), così come, fortunatamente, migliora ancora la situazione nelle terapie intensive (716 pazienti, -33 da ieri).
E calano anche quanti in isolamento domiciliare, oggi a 54.422 (-1.175 nelle ultime 24 ore), così come i positivi 65.129 (-1.424).
Tuttavia, come dicevamo, da ieri – 99 – sono tornate a crescere le vittime (162), portando a 32.169 il numero complessivo delle vittime dall’inizio dell’emergenza in Italia.
E se aumentano anche i guariti (a 129.401, grazie ai 2.075 delle ultime 24 ore, preoccupa però il fatto che da ieri siano stati registrati 813 nuovi contagiati.
Max