La nuova conferenza di Giuseppe Conte è stata ancora sinonimo di restrizioni, necessarie a contenere un’emergenza coronavirus che stenta ad alleggerire la sua ondata di paura. Il premier è stato chiaro: per limitare i danni è necessaria una chiusura, questa volta totale. Tradotto: solo supermercati, farmacie e servizi necessari resteranno aperti da qui al 3 aprile.
Molte aziende e industrie che finora avevano continuato il loro lavoro chiuderanno fino alla nuova ordinanza, che potrebbe essere estesa oltre il 3 aprile se la situazione non dovesse accennare a migliorare. In molti quindi si sono chiesti quali attività, in pratica, rimarranno ancora aperte dopo le ennesime restrizioni imposte dal Governo.
Tabacchi ed edicole aperti
I tabaccai chiuderanno? E le edicole? Quesiti che dalla notte di ieri si rincorrono sui social dettati dalla paura di rimanere, ad esempio, senza sigarette. In attesa del Decreto ufficiale previsto in mattinata facciamo quindi il punto su cosa rimarrà aperto e quello che al contrario abbasserà le serrande in attesa di nuove indicazioni.
Conte ha precisato che per quanto riguarda supermercati e negozi di alimentari non cambierà nulla: questi, infatti, rimarranno aperti come successo finora. Stessa cosa dicasi per le farmacie e parafarmacie. Aperte anche edicole e tabaccai, che potranno però far entrare una sola persona alla volta.
Per quanto riguarda le aziende quelle che rimarranno aperte sono quelle destinate alla produzione di beni primari, di tessuti, di gas ed elettricità, installazioni idrauliche, smaltimento rifiuti e riscaldamento dell’aria. Anche i servizi finanziari e assicurativi rimarranno aperti, così come i trasporti. Stop invece a Lotto, slot machine e Superenalotto.