Sono giorni e ore tese quelle che ci accompagnano verso la Fase2 e che stanno attanagliando molti, moltissimi italiani in attesa della famigerata promessa della cassa integrazione, uno dei provvedimenti più attesi tra i diversi messi in cantiere dalle autorità governative per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Ma prima ancora di capire quando arriva la cassa integrazione, tantissime persone sono in attesa di capire a quanto ammonterà. In poche parole, quanto allo stipendio con cassa integrazione, la domanda è: quanto si prende in busta paga?
Se infatti il pagamento della cassa integrazione tarda ad arrivare per via delle lungaggini amministrative e burocratiche malgrado le indicazioni del governo, e se, a quanto pare, come alcuni asseriscono, il ritardo ai pagamenti potrebbe riguardare anche per l’anticipo dalle banche, il tema a corollario che interessa ai più è sapere quanto c’è nella busta paga.
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I cittadini italiani, allo stremo delle forze dal punto di vista psicologico oltre che clinico in caso di contagio da Covid-19, stanno anche patendo in modo indistinto i primi effetti della crisi economica dovuta alla pandemia del coronavirus.
E mentre il pagamento della cassa integrazione ancora non viene messo nell’ordine delle cose in attualità, alcuni si proiettano in soluzioni alternative.
Una, riguardante le tempistiche lunghe di pagamento da parte dell’INPS è la richiesta di anticipo della cassa integrazione da parte delle banche.
Con un accordo tra Governo e ABI è stata data la possibilità, per il lavoratore, di richiedere il pagamento anticipato dell’assegno – fino ad un massimo di 1.400 euro – agli istituti di credito.
In questo contesto è il lavoratore a doversi attivare ed informarsi sulle banche che hanno aderito al protocollo e chiedere la possibilità di accedere all’anticipo della cassa integrazione.
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La procedura di valutazione è più veloce, secondo quanto promesso dall’ABI, ma sono molti i lavoratori che si stanno lamentando delle difficoltà di accedere all’anticipo della cassa integrazione e che le stesse banche comunicano di essere in attesa di indicazioni precise. Nel mentre, l’ABI, il 16 aprile 2020, ha diffuso una nuova circolare alle banche circa la procedura di anticipo della cassa integrazione.
La data di pagamento standard, prima delle ultime procedure, era del resto stata annunciata dal Governo come quella del 15 aprile 2020. Un’ipotesi che era stata messa subito in dubbio dai Consulenti del Lavoro.
A bloccare i pagamenti della cassa integrazione è di fatto la burocrazia delle tempistiche per l’assegno ordinario e per quello in deroga. Per appunto, chiedendo l’anticipo da parte del datore di lavoro si può provare una accelerata.
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La cassa integrazione, come le altre misure prevista dal decreto 1 marzo 2020 per far fronte all’emergenza COVID-19 prevede che il pagamento si prevedono accrediti entro la fine del mese o i primi giorni del mese di maggio. Nel dettaglio, emergono queste specifiche:
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