Nella giornata di oggi è stato approvato il decreto Cura Italia, il Consiglio dei Ministri ha annunciato tutte le novità che hanno l’obiettivo di far fronte all’emergenza Coronavirus. Il Premier Conte ha spiegato che sono stati stanziati 25 miliardi di euro per lavoratori, famiglie e imprese, molti italiani in queste ore si stanno domandando cosa succede alle bollette di luce, acqua e gas, vediamo quindi nel dettaglio cosa accadrà.
In attesa di comprendere meglio cosa verrà deciso per i pagamenti delle bollette (si parla di ridurre il costo) l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente Arera ha deciso di bloccare le procedure di sospensione per quanto riguarda le forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità. Come si legge nel comunicato stampa diffuso in data odierna: “Dal 3 aprile, salve ulteriori sospensioni, il fornitore interessato a disalimentare o ridurre la fornitura del cliente moroso dovrà riavviare le procedure e quindi a procedere nuovamente alla sua costituzione in mora”.
Da quanto si apprende, dunque, tutti i clienti morosi che hanno in atto la procedura di distacco hanno ora diritto alla riattivazione della fornitura. La novità è valida per tutti coloro che hanno ricevuto la procedura di distacco dal 10 al 13 marzo. Tuttavia va sottolineato che non si tratta di una cancellazione delle bollette ma solo di una sospensione.
Ma cosa succede alle bollette degli italiani? Dopo la conferenza stampa di Conte non è chiaro se le bollette saranno sospese o meno, in molti infatti si stanno domandando se saranno attivate sospensioni o nuove date per pagare le bollette. Il Codacons tramite la figura di Massimiliano Dona auspica anche “nell’estensione immediata dei bonus sociali a chiunque perde il posto di lavoro, il posticipo delle date di scadenza di tutti i conguagli e l’azzeramento degli interessi in caso di richiesta di rateizzazione, la sospensione della tariffa bioraria nel servizio di maggior tutela e applicazione, anche nelle ore di punta, della tariffa della fascia più bassa (F3) e riduzione dell’IVA sul gas al 10% sull’intero consumo e non solo sui primi 480 Smc annuali”.