Il prossimo sabato saranno trascorse due settimane dalla tragedia di Corinaldo, quando, durante il concerto del trapper Sfera Ebbasta alla discoteca Lanterna Azzurra, ci è stata una calca che ha provocato decine di feriti, ma soprattutto 6 morti, per lo più ragazzi di 15-16 anni e una madre che aveva accompagnato la figlia. Le colpe del caos scoppiato a Corinaldo possono essere molteplici: dal numero di tagliandi maggiore rispetto alla capienza consentita del locale, alle uscite di sicurezza bloccate. Ma cè chi, come il ministro dellIstruzione Bussetti, ha incolpato Sfera Ebbasta per la strage di Corinaldo, indicandolo come un cattivo esempio da seguire per i giovani. Ma il diretto interessato ha voluto esprimere solidarietà per quanto accaduto. “Tutto quello che è successo mi ha stravolto, sapere che tutte quelle persone erano lì per me, per divertirsi insieme a me, non mi dà pace”. Così Sfera Ebbasta, 10 giorni più tardi dai tragici avvenimenti, lascia il suo pensiero sui social. “Sono stati giorni di silenzio e riflessione, anche per me – commenta il trapper su Instagram – Non è facile trovare le parole giuste, non esistono parole giuste per descrivere il dolore che questa tragedia ha creato”. “In questi giorni ne ho sentite di ogni, anche contro di me, ma non è mia intenzione esprimermi sulle cattiverie che ho dovuto ascoltare, purtroppo si commentano da sole – sottolinea il cantante – Tutto ciò che ho provato e che provo, tutto quello che sto facendo e che ho in mente di fare rimarrà privato. Porterò per sempre nel cuore e sulla mia pelle il ricordo di queste persone”. “Ci tengo a ringraziare la mia famiglia, i miei amici e tutti i fan che mi sono stati vicini in questi giorni – continua Sfera Ebbasta – Il 2018 è stato un anno pieno di emozioni per me e tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi, grazie davvero! .