CORI, AMMINISTRAZIONE PRESENTE A CONSIGLIO COMUNALE DI CAMPINO

Il Sindaco di Cori Tommaso Conti parteciperà al Consiglio comunale aperto sulla proposta di legge popolare “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, convocato dal Comune di Ciampino per il 7 febbraio, su proposta del Coordinamento regionale Acqua pubblica Lazio.

Lo scrive l’ufficio stampa corese in un comunicato stampa diffuso nella giornata odierna. All’iniziativa sono stati invitati e saranno probabilmente presente alcuni dei rappresentanti dei Consigli comunali del Lazio che hanno approvato a maggioranza qualificata la proposta di legge popolare e dei comitati promotori. La seduta precede il Consiglio regionale del Lazio, che a marzo dovrà discutere il suddetto testo di legge, ed è stata organizzata per dare maggiore impulso al percorso legislativo. Al referendum del 12 e13 giugno 2011, 27 milioni di cittadini, tra cui 2 milioni e mezzo di elettori del Lazio, votarono contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e per l’eliminazione dalla tariffa per l’erogazione dell’acqua dell’importo relativo alla remunerazione del capitale investito dal gestore. In mancanza di un adeguamento normativo regionale il Comitato acqua bene comune Lazio promosse la proposta di legge popolare che indica i principi con cui deve essere utilizzato, gestito e governato il patrimonio idrico nazionale, con la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale. La proposta, sottoscritta da circa 40mila cittadini laziali, è stata approvata da 39 comuni del Lazio. Le delibere comunali approvate con la maggioranza dei due terzi obbligavano il Consiglio regionale a discutere entro un anno il testo e legiferare secondo quanto indicato nella proposta, oppure ad andare a referendum propositivo regionale. Il mese prossimo quindi la Regione Lazio dovrà decidere se dare seguito o meno alla manifesta volontà popolare, garantendo la piena applicazione all’esito referendario con l’adeguamento dell’attuale legislazione regionale in materia. Il contributo dato dal Comune di Cori, che nel 2011 registrò il quorum più elevato della provincia di Latina con una percentuale totale di SI del 96,86%, è stato determinate, per questo motivo anche il primo cittadino corese è stato invitato a far sentire la sua voce e quella della comunità che rappresenta su un argomento così importante.