Giorni di grande lavoro per il governo che, già col Cdm previsto per domani pomeriggio, si appresta ad affinare quella che è stata definita la ‘roadmap della ripartenza’ dove, sul tavolo sono in bella vista le riaperture, il rientro a scuola, ed il coprifuoco.
Ma non solo, ultimato questo imminente decreto Covid, sarà poi la volta del Recovery plan, che occuperà i Cdm di giovedì e venerdì.
Nel frattempo, come dicevamo, in questo ore si lavora alacremente alla regolamentazione delle ripartire, e dell’innovativo ‘pass’, ascoltando il punto del Comitato Tecnico Scientifico, che si è appositamente riunito nel pomeriggio.
Tuttavia, proprio in questi minuti a ‘dire la loro’ sono le Regioni, che si sono sedute al tavolo con una proposta ben precisa: posticipare il coprifuoco di un’ora, dunque non più dalle 22 ma dalle 23. Una mossa ‘strategica’ che consentirebbe a diverse categorie – ristoranti in primis – di poter contare dal 26 aprile anche sugli introiti legati alla cena.
Una proposta, quella dello slittamento del coprifuoco, in realtà ‘spinta’ da Matteo Salvini il quale, intervenendo stamane ai nicrofoni di radio24 ha rimarcato che “Siamo a metà dell’opera sulle riaperture, abbiamo ottenuto che valessero le regole della scienza, a Madrid, per esempio, bar e ristoranti sono aperti fino alle 23, ma anche cinema, musei e teatri”.
Dunque ha ribadito il leader della Lega, ”Uno sforzo nel nome della libertà e della ripartenza è doveroso. Porteremo in Cdm proposta di allargare il coprifuoco alle 23, lo chiede il buon senso. Speranza qualche ascolto ha iniziato a darlo“.
Max