Secondo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin “Si può e si deve fare di più. Stiamo lavorando con i partner europei per migliorare la proposta della presidenza emiratina. Serve uno sforzo ulteriore per un testo più ambizioso”.
C’è una nuova bozza, più corta rispetto alla prima, che è stata diffusa della presidenza della Cop28 che si sta svolgendo a Dubai. Si legge che c’è una necessità “di una riduzione profonda, rapida sia del consumo che della produzione di combustibili fossili in modo giusto, ordinato ed equo, in modo da raggiungere lo zero netto entro, prima o intorno al 2050, come raccomandato dalla scienza”.
Si esortano quindi le parti ad “accelerare nelle tecnologie a zero e a basse emissioni, comprese, tra le altre, le energie rinnovabili, il nucleare, le tecnologie di abbattimento e rimozione, comprese la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio, e la produzione di idrogeno a basso contenuto di carbonio, in modo da potenziare gli sforzi verso la sostituzione delle tecnologie fossili ‘unabated’ nei sistemi energetici”.
A seguito della diffusione della bozza, il presidente della Cop28, Sultan Al Jaber ha detto: “Questa è la mia proposta, ora fate voi, la mia porta resta aperta”.
La bozza non convince gli ambientalisti e tanti altri, come a Wopke Bastiaan Hoekstra, Commissario europeo per l’azione per il clima, che dice che “il testo così com’è è deludente: è lungo, ci sono alcune cose buone ma nel complesso non sono sufficienti per affrontare i problemi per cui siamo qui, la scienza è chiara. In cima alla lista c’è l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Non possiamo accettare questo testo”.