“Come Coordinamento capitolino Verdi-Sinistra abbiamo presentato in Consiglio comunale una mozione sul tema del salario minimo.
La mozione intende impegnare il Sindaco e la Giunta a introdurre un regolamento che obblighi le aziende che si aggiudicano appalti o subappalti con il Comune di Roma a garantire un salario non inferiore a 9 euro lordi l’ora. Si richiede anche l’impegno per la stipula di un protocollo d’intesa tra il Comune di Roma e le parti sociali, entro e non oltre i sei mesi dall’approvazione della mozione, per renderlo operativo in tempi brevi.
Il testo, a firma Cicculli, Luparelli e Bonessio, assume ancora più valore in questi giorni in cui, in vista dello sciopero di domani, il sindacato è al centro di attacchi strumentali ed antidemocratici. La questione della dignità del lavoro e del salario minimo rappresenta un elemento fondante per raggiungere quella società più giusta che vogliamo costruire.
Se la destra osteggia le proposte avanzate dall’opposizione in Parlamento, è fondamentale agire a tutti i livelli istituzionali. L’istituzione del salario minimo in Italia non è più rimandabile e anche il Comune di Roma può fare la propria parte e fungere da sprone per questa battaglia di equità sociale”.
Così in una nota la consigliera Michela Cicculli e i consiglieri Ferdinando Bonessio e Alessandro Luparelli del Coordinamento capitolino Verdi-Sinistra
Max