(Adnkronos) – Consolidare i già proficui rapporti bilaterali e quelli con l’Unione europea. Sarà questo il filo conduttore della Visita di Stato in Svizzera del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in programma dal pomeriggio di lunedì prossimo, 28 novembre, alla mattinata di mercoledì 30. Un ritorno per il Capo dello Stato italiano, che nel giugno del 2019 intervenne a Ginevra alle iniziative organizzate per il centenario dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), uno dei tanti organismi multilaterali che trovano la loro sede nella neutrale terra elvetica.
Momento centrale della missione di Mattarella l’incontro con il Presidente della Confederazione Svizzera, Ignazio Cassis, in programma alle 16 di martedì pomeriggio. Sarà l’occasione per soffermarsi sulle tante questioni economiche, culturali e ambientali rispetto alle quali si registra una intensa cooperazione tra i due Paesi (la Svizzera è il quinto mercato per l’export italiano e l’Italia il quarto per quello elvetico, notevole è la misura degli investimenti reciproci) e per registrare i passi avanti compiuti di recente rispetto ad alcuni dossier.
Basti pensare all’accordo sul meccanismo di tassazione dei frontalieri italiani, già ratificato dalla Svizzera nel 2020 e che dopo la fine anticipata della legislatura nel nostro Paese attende il via libera da parte del nuovo Parlamento. Un tema che si inserisce nella più vasta materia fiscale, che negli ultimi anni ha visto la Confederazione elvetica aderire ad accordi internazionali in materia di trasparenza e scambio di informazioni.
Ma ci sarà modo naturalmente di parlare anche di prospettive e orizzonti futuri e di come sviluppare ulteriormente la cooperazione, soprattutto nel settore tecnologico e nell’ambito della transizione digitale e ambientale.
Va inquadrata in questo contesto la visita che i due Presidenti, partendo insieme in treno da Berna, compiranno mercoledì mattina al Politecnico federale di Zurigo, uno dei più importanti centri universitari di ricerca al mondo, dove potranno assistere all’illustrazione di una serie di progetti su ‘Tecnologia e innovazione’, ‘cultura, trasporto e stoccaggio della CO2’, ‘biomarcatori per la diagnosi del Parkinson’, ‘test Pcr veloci, affidabili e a prezzi accessibili’. Oltre ad una dimostrazione di bioingegneria per protesi neurologiche.
Tornando alle questioni più politiche, Mattarella e Cassis avranno anche modo di ribadire la fondamentale collocazione europea della Svizzera e di confrontarsi su come rendere ancora più saldi i rapporti tra quest’ultima e l’Unione europea. Sul tavolo la possibilità di arrivare ad un accordo globale che unifichi quelli settoriali stipulati nel corso degli anni.
Proprio nei giorni scorsi il Consiglio federale svizzero ha sottolineato i progressi positivi compiuti durante il confronto in corso, anche se restano divergenze che tuttavia non ostacolano la volontà di proseguire “gli intensi colloqui esplorativi”.
In particolare il nodo principale da sciogliere, anche tenendo conto del dibattito in corso in Svizzera rispetto all’esigenza di salvaguardare autonomia ed indipendenza, è se arrivare ad un accordo quadro, come vorrebbe l’Ue, o mantenere una pluralità di intese legate da principi comuni ed unificanti.
Il programma della Visita di Mattarella prevede come al solito l’incontro con una rappresentanza della comunità italiana (670mila gli iscritti all’Anagrafe dei residenti all’estero), lunedì alle 19, e nella mattinata di martedì un momento culturale, con la visita al Museo ‘Paul Klee’, progettato da Renzo Piano, e alla Cattedrale di Berna. (di Sergio Amici)