Mentre molti di noi si apprestano alle compere alimentari per sfiziarsi in compagnia di parenti ed amici con le appetibili tradizioni culinarie natalizie, di contro cè anche chi ne approfitta per lucrarci sopra, ed in modo illegale. Così, se non fosse stata per la solerzia dei carabinieri del Comando Politiche agricole e alimentari, fra le tante, circa 1,5 tonnellate di pesceprive delletichettaturae della documentazione previste dalle norme comunitarie e nazionali, sono state sequestrate nellambito di un’operazione, condotta con lausilio dellArma territoriale, e rivolta ai controlli in decine di aziende impegnate del commercio allingrosso delle province diRoma e Napoli. Nello specifico, il Reparto specializzato dellArma ha impedito che finissero sulle nostre tavolealici, cernie, gamberi, merluzzi, spinarelli, triglie, pesce spadae pesce sciabola di cui risultano del tutto sconosciute la data di cattura, le modalità di conservazione e la provenienza geografica e per questo potenzialmente pericolosi per la salute anche sotto il profilo igienico-sanitario. Un rischio scongiurato che avrebbe potuto trasformare la notte di Natale in una notte di dissenteria
M.