Introdotto gIà nel 2011, e rivolto per lo più ad operazioni semplici e a condizioni convenienti, quello definito il conto corrente ’basic light’ può essere addirittura gratuito, cioè privo di ogni spesa. Unica condizione essenziale per usufruirne è quella di essere in possesso di un Isee inferiore a 11.600 euro, o di essere pensionati con assegni annuali non superiori ai 18mila euro. E’ stato il Consiglio di Stato a legittimarlo, attraverso un decreto ministeriale “complessivamente coerente con le prescrizioni normative da attuare”. Infatti, a proposito di categorie svantaggiate che possono usufruire di un conto base gratuito, il decreto ministeriale cita l’articolo 4 del decreto, dove viene specificato che “il conto base venga offerto senza spese ai consumatori con Isee inferiore a euro 11.600”. Inoltre, l’articolo 5 stabilisce che “la gratuità delle spese – per quanto riguarda i consumatori pensionati – è limitata ai trattamenti pensionistici non superiori all’importo lordo annuo di euro 18.000”. Come hanno argomentato i giudici “il decreto legislativo n. 37 del 2017 ha quindi stabilito – precisando normativamente quanto già definito dalla convenzione stipulata per quanto riguarda l’Italia tra ministero dell’economia, Banca d’Italia e associazioni rappresentative dei prestatori di servizi di pagamento – che il conto di base deve includere un minimo predefinito di operazioni annue con canone ’ragionevole’ e ’coerente con finalità di inclusione finanziaria’, a cui si possono aggiungere altre operazioni con tariffe separate rispetto al canone annuale. Inoltre il decreto – spiegano ancora dal Consiglio di Stato – individua le fasce di clientela socialmente svantaggiate e i titolari di trattamenti pensionistici ai quali il conto di base è offerto senza spese nonché le condizioni e modalità per l’accesso ai conti di base gratuiti e le loro caratteristiche”.
M.