In Parlamento, il primo ministro Giuseppe Conte ha annunciato il suo piano di revisione della manovra. Un intervento, quello del premier, che ribadisce ancora una volta lintenzione dellesecutivo di andare incontro a Bruxelles per quel che riguarda la revisione dei numeri della manovra. Ma le modifiche apportate alla manovra, non convincono fino in fondo le opposizioni. Un tentativo, quello di Conte, di rasserenare il Parlamento che però non va a buon fine, data la replica del capogruppo del Pd, Graziano Delrio. “Ma se la manovra ancora non cè, noi che cosa abbiamo approvato?”, afferma lex ministro delle infrastrutture. “La sua informativa si è finalmente e a lungo soffermata sulla manovra di bilancio. – prosegue Delrio – Abbiamo appreso che i saldi cambieranno eppure noi abbiamo approvato qui delle tabelle con previsioni di crescita e di saldi occupazione, che se cambiano i saldi andranno riviste. Cosa ci avete costretti ad approvare una manovra che come dice lei cambierà?”. Una buona ragione, chiede Delrio, per “aprire una discussione subito e qui sulla manovra. Non lo dico per polemica ma per rispetto al lavoro che stiamo svolgendo. Se la manovra del popolo è così importante sarebbe importante che anche il Parlamento la conoscesse”. Su legge di bilancio e dialogo con Juncker, interviene anche Luigi Di Maio. “”il mio pronostico è buono, sono molto fiducioso, stiamo facendo tutti i passaggi che servono per arrivare una soluzione che porti a casa la manovra e eviti la procedura di infrazione. Quel che conta è riuscire a portare a casa le promesse fatte agli italiani, non li tradiremo”, assicura il vicepremier. Una frecciata al presidente del Consiglio giunge da Matteo Renzi. “Conte chi? domanda lex premier. “Conte me lo ricordo, quando ci mandava i messaggini tutto contento e entusiasta delle riforme che facevamo. È legittimo cambiare idea, specie se ti offrono incarichi importanti. Ma io penso che le idee valgano più delle poltrone”.