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Conte: “Russia player centrale ma scelta atlantica non in discussione”

Parole cruciali del premier Giuseppe Conte per quello che è il tema, tra i tanti, più caldo a livello internazionale legato all’Italia. Dopo il presunto caso Russiagate all’italiana, infatti, sono venuti fuori dubbi, concetti e interpretazioni divergenti in merito al ruolo della Russia, dell’Italia e, di conseguenza, degli Usa nello scacchiere delle relazioni internazionali.

Conte: ho un rapporto proficuo con il presidente americano Trump

“Ho un rapporto proficuo con il presidente americano Trump. È un interlocutore attento alle esigenze, ai legittimi interessi italiani. Ho trovato un’immediata disponibilità sul dialogo nell’area mediterranea”

Sono le parole con cui il premier Giuseppe Conte si esprime alla XIII Conferenza degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici d’Italia nel mondo.

“Nulla è scontato, con gli alleati amici l’interlocuzione deve essere costante”, chiarisce il Presidente del consiglio. “L’Italia ha tutto il potenziale per favorire il partenariato euro-atlantico”, ha ammesso per poi precisare che “non è in discussione la scelta atlantica dell’Italia e l’appartenenza alla Nato“.

Aggiornamento ore 7.13

Conte sostiene nello stesso momento che la Russia è “un player centrale” per sciogliere le crisi internazionali, e puntare su Mosca e “fare leva su ciò che ci accomuna. Nessuna soluzione può esserci se non è politica“, ha chiarito il premier.

“L’Europa non può essere una semplice spettatrice tra Stati Uniti e Russia” sul dialogo sul disarmo, prosegue poi Giuseppe Conte.

Il quale, poi, ha parlato del ruolo della Cina nel mondo e al necessario cambio di passo dellea Ue. “Il cambio di passo dell’Ue rimane incompiuto. Ma sempre più indispensabile. Di ciò appare essere apprezzabilmente consapevole la neo-eletta Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen“.

Per il capo del governo, Giuseppe Conte “è improcrastinabile un effettivo riequilibrio, in seno all’Unione Europea a favore di un’equa condivisione di responsabilità e verso una piena coesione politica e sociale. Le nostre divergenze all’interno dell’Unione Europea sono il frutto di una perdurante mancata convergenza, quella cioè di un Europa più vicina ai cittadini. Obiettivo quest’ultimo che finora l’Ue ha più annunciato che attuato, soprattutto se lo osserviamo attraverso le lenti delle politiche economiche, sociali e migratorie. Un approccio tuttora sbilanciato verso l’austerity e la riduzione dei rischi finirà per premiare una logica ‘transattiva’ dei singoli Stati Membri nei confronti dell’Unione. Ma soprattutto, con l’insistenza su politiche sempre e comunque pro-cicliche, si alimenterà la disillusione nei cittadini del continente a vantaggio delle spinte alla disintegrazione europea”.

Aggiornamento ore 11.10

Come detto, Conte ha parlato anche di Cina e del rapporto con la Ue. “Come per altri progetti di connettività tra Europa e Asia, che riteniamo ugualmente validi, anche l’iniziativa cinese deve svilupparsi in modo aperto e inclusivo, rispettando gli standard e i principi sanciti anche dalla strategia dell’UE. Con il Memorandum of Understanding bilaterale abbiamo posto questi principi alla base della collaborazione con la Cina, primo dopo numerosi Paesi UE che lo avevano già sottoscritto” ha sostenuto il premier italiano.

Altro tema internazionale, la querelle Regeni e i rapporti con l’Egitto a cui, dice Conte “chiederò sempre giustizia. Infatti, il premier ha sostenuto che “si pone ugualmente il dialogo con un partner strategico come l’Egitto, con cui non ho mai desistito, né intendo farlo in futuro, dal richiedere giustizia per Giulio Regeni, sostenuto in questo dall’azione della nostra diplomazia”.

Sul ruolo italiano nell’Europa è intervenuto anche Moavero. “Spesso mi chiedono se in questa fase l’Italia sia isolata. Non si tratta di questo. Si tratta del fatto che in questo momento l’Ue è molto disunita, perché attraversa una fase molto complessa di crescita. Noi dobbiamo lavorare per una Ue che sia capace di condividere e non imporre e l’Italia si deve porre in questo senso con il desiderio di essere influente”: ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi.

Aggiornamento ore 14.14