Conte: Riserva Italia su bilancio Ue

Il primo ministro del governo italiano Giuseppe Conte in un comunicato stampa di esprime con un termine perentorio quando si rivolge all’incontro belga sulla migrazione. Parla infatti di “sconfitta dell’Europa”.
“L’incontro che si è svolto ieri a Bruxelles, in tema di immigrazione – dice il premier- si è concluso con un nulla di fatto non è una sconfitta dell’Italia, come qualcuno superficialmente ha scritto. E’ una sconfitta dell’Europa”.
“Non attesta solo un arretramento rispetto alle Conclusioni che tutti e ventotto i Paesi membri hanno liberamente sottoscritto nel corso del Consiglio Europeo dello scorso giugno. Attesta una palese violazione dello ’spirito di solidarietà’ che anima i Trattati e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.
“Ho scritto ieri che ne avremmo tratto le conseguenze. Chiarisco meglio: siamo al lavoro per porre una riserva all’adesione dell’Italia al piano finanziario pluriennale in corso di discussione. A queste condizioni, l’Italia non ritiene possibile esprimere adesione a un bilancio di previsione che sottende una politica così incoerente sul piano sociale. E’ questo il nostro contributo per far crescere l’Europa. Non possiamo accontentarci di uno spazio comune di mercato, di un’aggregazione di Paesi che si ritrovano sulla base di meri interessi economici”, sottolinea.
“Abbiamo dell’Europa una concezione più elevata. Siamo un Paese fondatore e anche per questo avvertiamo una maggiore responsabilità. Vogliamo che a tutti gli sforzi sin qui compiuti per edificare questo complesso edificio europeo sia offerta un’adeguata prospettiva di sviluppo, che possa esprimersi anche sul versante dei rapporti sociali”.
“Questo Governo – afferma Conte – si è presentato in Europa con le carte in regola. Come pure richiesto da molti Paesi membri, questo Governo sta perseguendo una politica sull’immigrazione ben più rigorosa rispetto al passato, in modo da evitare che le coste italiane costituiscano l’approdo indiscriminato dei migranti e, quindi, fattore di stimolo per i traffici illegali e in modo da evitare che i migranti possano ricollocarsi liberamente negli altri Paesi europei”.
“Questo Governo, inoltre, ha offerto un significativo contributo al fine di elaborare e pervenire a un serio progetto di politica europea – complesso, articolato, multilivello – in materia di migrazioni. Le Conclusioni condivise a fine giugno hanno costituito un buon compromesso tra le varie istanze dei Paesi membri, con la raggiunta consapevolezza della necessità di superare l’attuale regolamento di Dublino”. “Nonostante questo, l’Italia deve prendere atto che lo “spirito di solidarietà” stenta a tradursi in atti concreti”, rimarca il presidente del Consiglio.