A quanto pare, con gli interventi annunciati da Gualtieri, ministro dell’Economia, almeno 16 milioni di lavoratori saranno coinvolti dai bonus al taglio del cuneo fiscale. Incontrando i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Conte ha inoltre affermato che “In prospettiva contiamo di coinvolgere anche i pensionati nella riduzione dell’Irpef. Confidiamo di continuare questo dialogo con il sindacato. Nei prossimi giorni ci sarà un proseguimento dei tavoli su pensioni, investimenti e mezzogiorno“. Così, a quanto si apprende da fonti sindacali,
il bonus Renzi passerebbe a 100 euro, per quanto riguarda invece la fascia di redditi compresi fra i 26mila ed i 35mila euro, gli 80 euro sono previsti, ma come detrazione; infine, tra i 35mila ed i 40mila euro entrerebbe invece in gioco il ‘decalage’.
Come ha infatti spiegato ancora il presidente del Consiglio: “L’appuntamento di oggi è dedicato alle modalità di attuazione del taglio del cuneo fiscale e al progetto di riforma complessiva del nostro sistema fiscale, in particolare dell’Irpef, che è fondamentale per semplificare il nostro sistema tributario e ridurre il carico fiscale sulle famiglie, i lavoratori e i pensionati. Coinvolgeremo in questo piano di riforma fiscale anche i pensionati. L’obiettivo è restituire sicurezza economica ai lavoratori e alle famiglie, rendendo più equo il sistema tributario“.
Dunque, confrontandosi a Palazzo Chigi con i rappresentanti di di Cgil, Cisl e Uil, il premier ha spiegato come “L’intervento sul cuneo fiscale è il primo passo verso una riforma complessiva della riforma fiscale e in particolare dell’Irpef. Nella legge di bilancio abbiamo destinato 3 miliardi di euro per il 2020, che crescono fino a 5 miliardi di euro a partire dal 2021, allo scopo di ridurre il cuneo fiscale interamente a beneficio dei lavoratori. A dispetto di quanto una certa propaganda ha sostenuto – ha continuato – questa misura è la prova che la nostra manovra economica riduce davvero le tasse per famiglie e lavoratori”.
Secondo Conte, “Prosegue la stagione di dialogo e di confronto sui temi del lavoro, della crescita e della fiscalità, che il governo ha già avviato lo scorso anno in maniera positiva con le organizzazioni sindacali. Confidiamo di rilanciare questo dialogo in vista delle molteplici sfide che ci attendono e anche in vista del confronto di maggioranza che vorremmo finalizzare a fine mese. Ci sarà un prosieguo dei tavoli nei prossimi giorni per quel che riguarda il piano degli investimenti e tutte le questioni aperte della pubblica amministrazione – ha quindi concluso il presidente del Consiglio – Ovviamente ci sarà un’attenzione specifica anche al piano di rilancio per il Sud”.
Presente all’incontro intitolato al taglio del cuneo fiscale, il ministro Gualtieri si dichiara soddisfatto: “L’incontro è andato molto bene, c’è un’ampia convergenza sulle modalità di questo primo intervento importante a sostegno dei redditi da lavoro dipendente“. Dunque il responsabile dell’Economia ha quindi affermato che sulla misura “c’è consenso sia nella maggioranza, sia nei sindacati”.
Dello stesso parere è parso anche Maurizio Landini, leader della Cgil il quale, lasciando Palazzo Chigi ha affermato: “Sono soddisfatto, è una giornata importante. Dopo tanti anni c’è un provvedimento che aumenta il salario netto di gran parte dei lavoratori dipendenti. Un primo risultato ovviamente, si parla di circa 16 milioni di persone che vedrà aumentare il netto in busta paga. E’ un primo risultato perché ovviamente nessuno diventa ricco in questa situazione dal momento che i salari del nostro Paese restano bassi, ma la strada è quella giusta“.
Max