“Con questa manovra l’Italia è più sicura, più giusta e più forte in Europa“. “I conti sono in ordine e si investe per la crescita e per il lavoro. Noi non facciamo e non faremo condoni ma facciamo sul serio nel contrasto all’evasione fiscale. E vogliamo anche farlo modernizzando il modo in cui si effettuano i pagamenti in Italia. Noi usiamo troppo il contante e troppo poco i mezzi digitali di pagamento, intendiamo lanciare un grande piano per incentivare i sistemi elettronici di pagamento. Il blocco dell’aumento dell’Iva? Sono molto soddisfatto era una sfida difficile, dovevamo evitare l’aumento dell’Iva per 23 miliardi, le risorse erano limitate. Penso che le utilizziamo al meglio e diamo un grande segnale di speranza per il futuro”.
Prima è stato il ministro dell’Economia Gualtieri a commentare con ottimismo la manovra appena spedita a Bruxelles poi, sempre raggiunto dalle telecamere di Raiuno, è stato il premier Conte ad esaltarne anche gli aspetti ‘pratici’ in termini di vantaggi per i consumatori: “Non vogliamo criminalizzare nessuno ma incentivare l’utilizzo della moneta elettronica. Ho parlato di un patto con i cittadini onesti, vogliamo dire a tutti che essere onesti conviene”, tiene a precisare il premier ribadendo che chi farà uso della cosiddetta moneta elettronica potrà godere di un ”superbonus, il bonus della befana da 200-250 euro, a crescere, e anche un concorso a premi: una ”lotteria con 50 milioni“.
Alla domanda circa la sua certezza sulla solidità delle coperture a guardia della manovra, Conte non ha dubbi: “I tecnici del Mef e i tecnici della Ragioneria generale dello Stato sono dei cerberi, si parla della flessibilità dell’Unione europea ma loro sono meno flessibili… Quindi assolutamente sì. Si tratta sicuramente di una prima riforma strutturale, e i 23 miliardi per la clausola di salvaguardia dell’Iva si sarebbero tradotto in pressione fiscale su consumi, ed invece è stata sterilizzata. Ma non è solo questo, siamo riusciti a trovare ulteriori risorse: 17 miliardi aggiuntivi nel prossimo triennio e poi il taglio del cuneo fiscale e tante altre misure per questo dico che è una manovra espansiva“. Rispetto poi al decreto legge sul fisco, spiega, “è giusto prevedere pene detentive nei casi più gravi. Su questo tutte le forze politiche sono d’accordo. Non abbiamo ancora completato questo tassello, ci stiamo lavorando”. Sul messaggino inviato al ministro dell’Economia a proposito della lotta all’evasione Conte ammette: “E’ vero, l’ho mandato. Sono stato un po’ pressante… Gualtieri è stato molto collaborativo, il nostro è un progetto condiviso”.
Il premier afferma poi di non temere le forti critiche delle opposizioni: “criticano la manovra? Io la conosco, loro la devono ancora studiare…”, rimarca, approfittando anche per fare chiarezza: “Io non sto affatto pensando di fondare un nuovo partito. Sono impegnato a coordinare l’azione del governo. Ci sono già vari soggetti politici e, io dico, più che creare nuovi soggetti politici sarebbe opportuno far dialogare quelli esistenti”.
Infine, sulla forte diatriba che ha contrapposto la maggioranza rispetto al tetto della moneta contante, Conte ha spiegato che “abbiamo fatto varie riunioni, ogni forza politica ha dato il suo contributo. Io ero per il limite a 1000 euro, poi nel confronto siamo arrivati a questa soluzione. L’importante è dare un segnale e essere passati da 3000 a 2000“.
Max