La notizia, quella vera, è che finalmente Conte, dopo circa due settimane di ‘assenze ingiustificate’ da parte dei deputati, ha esercitato il suo ruolo di presidente del Consiglio, all’interno dell’Aula, dove si è notata la distanza l’uno dall’altro, e la mascherine calate sul collo..
“Saremo all’altezza? La storia ci giudicherà”
Un discorso, quello pronunciato dal premier, a ripercorrere quanto accanto in queste settimane. Un intervento fiume (circa 50 minuti), aperto ‘a grande respiro’: ”La diffusione dell’emergenza coronavirus ha innescato in Italia e in Ue una crisi senza precedenti che ci sta costringendo ad una prova durissima – ha esordito Conte – che ci ha condotto a confrontarci con nuove abitudini di vita. Saremo all’altezza? – ha poi domandato – La storia ci giudicherà, verrà il tempo dei bilanci, tutti avranno la possibilità di sindacare. Ci sarà tempo per tutto, ma questo è il tempo dell’azione. Il governo ha agito con la massima determinazione, con assoluta speditezza”.
“Costretti a dubitare di mano amiche”
“Stiamo combattendo un nemico invisibile e insidioso – ha quindi aggiunto – che entra nelle nostre case, ci ha imposto di ridefinire le relazioni interpersonali, ci fa dubitare di mani amiche”. Quindi, ricordando che il governo informerà le Camere ogni 15 giorni e che tutti i decreti sono stati trasmessi al Parlamento, il premier ha aggiunto:“consapevole della necessità del coinvolgimento del Parlamento, che ritengo doveroso“.
“Sono in arrivo nuovi medici ed infermieri”
Entrando poi nell’aspetto ‘operativo’, Conte ha annunciato che “saranno inviati nei prossimi giorni – ma mi risulta che già in queste ore un primo gruppo sia arrivato – nuovi medici negli ospedali in difficoltà, con nuova ordinanza trasferiremo 500 infermieri nelle zone con il più alto numero di malati Covid-19”. Ha inoltre sottolineato che “nel Paese le terapie intensive sono passate da 5343 a 8370 in pochi giorni, ovvero un aumento del 63,8%“.
“Più sostegno alla liquidità e al credito”
Riguardo poi agli aspetti economici, il premier ha affermato che “è imperativo garantire il massimo grado possibile di liquidità alle imprese. Stiamo lavorando per incrementare il sostegno alla liquidità e al credito che, con il decreto ‘Cura Italia’ già adottato, è in grado di mobilitare la cifra di 350 miliardi di euro. E con il nuovo intervento normativo, a cui stiamo lavorando, confidiamo di pervenire a uno strumento complessivo altrettanto significativo rispetto a quanto sin qui operato. Interverremo anche con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto. La scelta degli interventi effettuati – ha quindi rimarcato – si è sempre basata sulle relazioni del Comitato tecnico-scientifico. I principi ai quali ci siamo attenuti sono stati quelli della massima precauzione ma contestualmente anche quelli della proporzionalità dell’intervento all’obiettivo. E’ questa la ragione della gradualità delle misure. Ci sarà tempo per tutto, ma questo è il tempo dell’azione. Il governo ha agito con la massima determinazione, con assoluta speditezza”.
“L’Ue agisca subito, le risposte tardive non sono utili”
In relazione al ruolo dell’Europa, e al contributo che ci si aspetta, rispetto ad un’emergenza così grave e vasta, in un passaggio Conte ha affermato: ‘L’Ue agisca subito, le risposte tardive non sono utili’
Il ricordo delle vittime ed il plauso ai sanitari
Quindi, non senza momenti di commozione ed applausi da parte dell’Aula, dopo aver espresso dolore e cordoglio ai familiari delle vittime, ed il doveroso plauso agli operatori sanitari, il premier ha continuato: “Sono giorni terribili per la nostra comunità, che ogni giorno fa i conti con i decessi e perde i più fragili e vulnerabili, un dolore che si rinnova costantemente. Non avremmo mai pensato – ha commentato commosso – di vedere file di autocarri dell’esercito con le bare. Ai familiari delle vittime va il nostro pensiero e la nostra commossa vicinanza”.
Poi i sanitari: ”Nei giorni scorsi mi ha scritto Michela, un’infermiera che lavora al reparto Covid dell’ospedale di Senigallia. Con grande dignità, mi ha chiesto che i rischi che si stanno assumendo lei e suoi colleghi non siano dimenticati. A nome del governo, ma credo anche del Parlamento, dico che noi non ci dimenticheremo di voi”.
Dunque è tornato il Parlamento. Domani alle 10 Conte sarà in Senato e, come spiegato, ogni 15 giorni, si presenterà in Parlamento.
Max